Vaccino Pfizer: la prima dose protegge dall'infezione al 70%. Casi dimezzati in famiglia

Gazzetta del Sud ECONOMIA

Dopo i dati sulla protezione dalla malattia, arrivano dati sull'efficacia del vaccino della Pfizer/BioNTech nel prevenire il contagio e indicano che la protezione è del 70% 21 giorni dopo la prima dose e sale all’85% a una settimana dalla seconda dose.

A indicarlo è lo studio condotto su 24.000 famiglie nelle quali c'era stato un contagio da coronavirus dopo la somministrazione della prima dose.

E’ uno dei primi dati che indicano come i vaccini, oltre a proteggere da una forma grave di Covid-19, possano rallentare almeno in parte la trasmissione del virus

Nell’articolo viene citato un dato analogo, pubblicato in precedenza sul vaccino di Astrazeneca, per il quale risulta che l'efficacia nel ridurre la trasmissione dopo la prima dose è del 51%. (Gazzetta del Sud)

Su altre fonti

I possibili effetti collaterali nella fascia 12-15 anni ha precisato, "sono sovrapponibili a quelli della fascia 16-25 anni, febbre dolore al sito di iniezione, dolori articolari" "A breve partirà uno studio" per la somministrazione del vaccino anti Covid di Pfizer "nella fascia di età 5-11 anni, subito dopo dai 2 ai 5 anni e infine da 6 mesi a 2 anni. (Giornale di Sicilia)

E, proprio sulla base di questo, gli esperti raccomanderebbero un prolungamento nella somministrazione della seconda dose. CONTINUA A LEGGERE (Zoom24.it)

“Ci stiamo pensando, si faceva già negli anni ‘70” – ha specificato, invece, il commissario per l’emergenza, Figliuolo. Insieme a Pfizer, si fa largo anche l’ipotesi del vaccino Moderna per i giovani (La Luce di Maria)

unque è lecito prevedere che a giugno anche i ragazzi potranno accedere alla campagna di profilassi anti Covid. «Finora abbiamo immunizzato da qualche parte circa 600 bambini», ha detto mercoledì Boaz Lev, capo della task force sui vaccini. (ilmessaggero.it)

A raccomandarlo è il Comitato tecnico scientifico in un parere allegato all’ultima circolare del ministero della Salute a firma Gianni Rezza. Via libera quindi senza problemi ai richiami, a patto appunto che durante la prima iniezione non si siano verificati eventi avversi gravi (Il Fatto Quotidiano)

I familiari hanno presentato un esposto e si è mossa la magistratura con un fascicolo aperto dal sostituto procuratore Julia Maggiore Il nesso, ovviamente, è tutto da stabilire, ma nel frattempo la Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta sulla morte di un uomo di 69 anni, residente in Valdarno Aretino, deceduto due giorni dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer (Valdarno24)