Banche, il supersconto del governo riapre il risiko delle fusioni
Viceversa, nozze tra Banco Bpm e Bper mantengono i pur rilevanti benefici fiscali (4,09 miliardi) e una fusione tra Unicredit e Bper li limiterebbe a 0,9 miliardi.
Ma per le fusioni annunciate entro l'inizio del 2022 (servono mesi per i nulla osta assembleari e si arriva a giugno), un monte Dta fino al 3% degli attivi della preda sarà computabile come patrimonio.
Le aggregazioni più incentivate son quelle che coinvolgono, come rilevato in una nota di Mediobanca, "istituti con un peso maggiore di attività fiscali differite, ad esempio Unicredit, Mps, Carige". (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Avvio di seduta brillante per Unicredit, che sta provando a rilanciarsi dopo la brusca correzione di ieri: la tenuta del supporto chiave a 8,60-8,55 euro può favorire questo recupero, preservando il quadro tecnico di breve e rilanciando la prospettiva di un prossimo breakout della barriera a quota 8,85-8,90. (Milano Finanza)