La fatica che fa il Festival di Cannes a riconoscere i tempi che cambiano, tra selezione e premi
Il resto del palmares, come già scritto, va sul sicuro, sul classico intramontabile, sul “sicuramente d’autore” invece di riconoscere che il concetto di cinema d’autore sta cambiando e oggi è anche altro.
Quest’anno abbiamo visto Cannes cercare di inseguire il cambiamento con la destra e bramare la conservazione con la sinistra.
Più che mai abbiamo visto molto cinema d’autore che in realtà è cinema mainstream, o meglio un ibrido prima schifato e oggi abbracciato dai grandi festival. (BadTaste.it Cinema)
Se ne è parlato anche su altri giornali
(askanews) – Alla 75esima edizione del Festival di Cannes ha vinto la Palma d’oro “Triangle of Sadness” di Ruben Ostlund, satira su ruoli sociali e di classe. Vittoria anche per l’Italia con “Le otto montagne” che ha conquistato il premio della giuria ex aequo con “Eo”. (Agenzia askanews)
Tutto è nato l'anno scorso quando una sessantina di comuni siciliani si è unita nell'Associazione Borghi dei Tesori, sotto l'egida delle Vie dei Tesori, e ha fatto nascere il primo Festival dei borghi. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)
Cannes La Palma del compromesso. (Corriere del Ticino)
Hollywood è tornata alla Croisette, come dimostra anche “Elvis” di Baz Luhrmann, biopic sul re del rock & roll nelle sale dal 25 giugno. Spesso i film delle manifestazioni legati alla settimana arte non trovano distribuzione nei singoli Paesi e li si può vedere solo durante l’evento. (leggo.it)
L'Italia sorride (in parte) per il Premio della Giuria a Le otto montagne, in ex-aequo con EO. Il film di Ruben Östlund (secondo trionfo dopo The Square) si aggiudica la 75° edizione del Festival. (cinematografo.it)
«Con “Le otto montagne” il cinema italiano rimane ancora protagonista» Questi gli altri premi della 75ª edizione del Festival: Grand prix ex aequo a Close di Lukas Dhont e a Stars at noon di Claire Denis (l'Adige)