Coni, addio a Malagò. Nuovo presidente il 26 giugno

Coni, addio a Malagò. Nuovo presidente il 26 giugno
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ItaliaOggi SPORT

“Mi inchino alla legge, i risultati e il prestigio non sono bastati”. A parlare è l’attuale presidente del Coni Giovanni Malagò al termine del Consiglio nazionale, che sancisce il definitivo addio dalla presidenza. Dopo mesi in cui si è paventata l’ipotesi di una proroga di Malagò fino alle olimpiadi di Milano-Cortina 2026, arrivano quindi le dichiarazioni del diretto interessato a chiudere la questione. (ItaliaOggi)

Ne parlano anche altre testate

A margine della conferenza stampa post Giunta, parla il presidente del Coni Giovanni Malagò e sono tanti i temi toccati: dalle Olimpiadi fino al suo termine della carica e la futura incandidabilità. (Tuttosport)

ROMA (ITALPRESS) – Non ha ancora espresso la sua preferenza verso un possibile successore, ma Giovanni Malagò al termine del suo ultimo Consiglio nazionale da presidente del Coni ha colto l’occasione per tracciare un bilancio fatto di “risultati sportivi straordinari” e per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. (Il Quotidiano del Sud)

Giovanni Malagò abbandona la partita per la rielezione a presidente del Coni, carica che ricopre dal 2013. Si sarebbe accontentato pure di una irrituale proroga per arrivare almeno alle Olimpiadi di Milano-Cortina, febbraio 2026. (la Repubblica)

Abodi-Malagò e il braccio di ferro infinito...

Ha sempre messo lo sport italiano davanti a tutto, anche quando qualcuno gli ha sfilato da sotto le mani, in maniera della quale è meglio non rivangare, le Olimpiadi del 2024, che Roma avrebbe avuto, perché tutti, ma proprio tutti, le avrebbero volute sotto il Cupolone. (Latina Oggi)

Giovanni Malagò oggi annuncerà ufficialmente il proprio addio alla guida del Coni, aprendo la corsa alla presidenza. Niente proroga per Milano-Cortina 2026: il governo ha confermato il limite dei tre mandati. (Sportando)

Un rapporto di amicizia che negli anni si è guastato, quello fra il ministro Andrea Abodi e Giovanni Malagò. E pensare che quando Abodi fu insediato al Ministero (lui puntava al posto di ad di Milano-Cortina poi Giorgia Meloni gli chiese di occuparsi dello sport), Malagò organizzò una cena a casa proprio per lui. (la Repubblica)