Rischio Terza guerra mondiale, l’Iran minaccia le truppe europee: “Non sono sicure in Medioriente”

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Con queste parole, Hassan Rouhani (Presidente dell’Iran) ha avvertito l’Europa.

Lo sostiene il Presidente dell’Iran, il quale ha chiesto anche pubbliche scuse dagli States per l’uccisione di Soleimani. Hassan Rouhani, Presidente dell’Iran, ha lanciato una minaccia velata contro le truppe europee di stanza in Medioriente.

È successo dopo che Gran Bretagna, Francia e Germania hanno sollevato dei dubbi sull’accordo relativo al nucleare stilato nel 2015.

Il Presidente dell’Iran minaccia l’Europa, le parole di Hassan Rouhani. (NewNotizie)

Su altri media

La mossa potrebbe innescare nuove sanzioni e addirittura portare all’uscita dei Paesi europei dall’accordo, come hanno fatto gli Usa nel maggio del 2018. Il che può portare a nuove sanzioni, questa volta delle Nazioni unite, nel giro di cinque settimane. (La Stampa)

I tre paesi hanno dichiarato di volere ancora che l’accordo nucleare con Teheran abbia successo e di non stare aderendo a una campagna di “massima pressione” da parte degli Stati Uniti. Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche. (Business Insider Italia)

Germania, Francia e Regno Unito hanno puntato il dito contro Teheran accusandola di non rispettare gli impegni presi in sede di negoziazione in merito all’accordo sul nucleare. (ilGiornale.it)

"L'obiettivo non è imporre di nuove sanzioni, ma risolvere problemi legati all'implementazione dell'accordo" e "in particolare trovare soluzioni per riportare (l'Iran) al pieno rispetto nel quadro di questo accordo". (AGI - Agenzia Italia)

La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia. Nell’immediato Iran e Libia sono di tutta evidenza le due sfide maggiori su cui testare la credibilità della proiezione internazionale della Ue. (L'HuffPost)

La Russia non vede alcun motivo per avviare un meccanismo di risoluzione delle controversie nell'ambito del Piano d'azione globale congiunto sul programma nucleare iraniano; la decisione dei Paesi europei firmatari l'accordo potrebbe rendere impossibile la ripresa della sua implementazione, ha commentato il ministero degli Esteri russo. (Sputnik Italia)