Daniel Craig su Queer: «Non mi interessa controllare l'opinione del mio pubblico»
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Al Festival del Cinema di Venezia Daniel Craig ha cambiato le carte in tavola. Lo ha fatto con grazia, col sorriso e senza paura, in onore del personaggio che ha interpretato in Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino di cui è protagonista assoluto insieme all'attore Drew Starkey: il suo William Lee, alter ego dello scrittore William Burroughs (autore del romanzo omonimo di cui il film è adattamento), è un uomo scontento, in preda alle dipendenze, solo, ossessionato dai suoi desideri e dalle sue pulsioni. (Cosmopolitan)
Ne parlano anche altri giornali
Il cast e la troupe dell'ultimo film del regista italiano Luca Guadagnino Queer sfilano sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. È il quarto film italiano in concorso. Daniel Craig insieme alla moglie, l'attrice britannica Rachel Weisz , Drew Starkey , Lesley Manville , Jason Schwartzman e lo stesso regista posano per i fotografi e firmano autografi per i fan radunati all'esterno. (AMICA - La rivista moda donna)
È stato l’ultimo James Bond – finché non verrà annunciato il prossimo 007 – ed è, adesso, il protagonista di “Queer” di Luca Guadagnino, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, e da ottobre nelle sale italiane. (Luce)
La storia, del film e dell’omonimo romanzo di William Burroughs a cui si ispira, segue la caccia di giovani amanti che il maturo Lee (Daniel Craig) compie tra i bar di Città del Messico. (Corriere della Sera)
“James Bond gay? L’importante è che compia le sue missioni”. Nel film il protagonista Daniele Craig, ex 007, interpreta la parte di un americano omosessuale di mezza età che abborda altri uomini nei bar di Città del Messico nei primi anni cinquanta. (Il Fatto Quotidiano)
Più prevedibile sarebbe stato se Guadagnino avesse scelto i dischi di Stan Getz, Charlie Parker e Miles Davis che in questa fase Burroughs ascoltava insieme a Kerouac: opere enormi che hanno a loro volta ispirato la loro wild form. (Lucy. Sulla cultura)
E alla fine arrivò in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il giorno di Queer di Luca Guadagnino preceduto da un astuto can-can pubblicitario per lanciarlo come “film scandalo” stuzzicando la curiosità del pubblico sulle scene di sesso omosessuale esplicito impersonate nientemeno che dal machissimo 007 Daniel Craig, nei panni del protagonista dell’omonimo romanzo di William Borroughs. (Avvenire)