Beirut, due anni dopo l'esplosione: «Lo Stato è sempre più assente»

Corriere del Ticino ESTERI

4 agosto 2020 Beirut, due anni dopo l’esplosione: «Lo Stato è sempre più assente». L’inchiesta sulla deflagrazione al porto, costata la vita a 233 persone, è ferma a causa dell’ostruzionismo politico di alcuni ministri

(Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

Gli esponenti politici sospettati hanno presentato oltre 25 richieste di archiviazione causando la sospensione dell’inchiesta condotta dal giudice Bitar, quasi un anno fa. (Amnesty International)

I silos in fiamme sono il simbolo dell’immobilità politica e della cattiva gestione. francesca mannocchi (La Stampa)

(askanews) - Sono passati due anni dall'esplosione che ha devastato il porto di Beirut, in Libano, uccidendo 200 persone.In occasione dell'anniversario i parenti delle vittime hanno manifestato per protestare contro la mancanza di una indagine approfondita sulle responsabilità che hanno portato all'esplosione di una grande quantità di nitrato di ammonio immagazzinato non correttamente. (Tiscali Notizie)

Con l’ok di Parigi. Le voci dei familiari delle vittime e delle organizzazioni della società civile (Il Manifesto)

Quasi allo stesso tempo, diversi silos di grano danneggiati dall'esplosione del 2020 sono crollati Lo riferisce la New Tv. (Alto Adige)

Un materiale pericoloso, altamente esplosivo, e stoccato nel porto della capitale libanese senza precauzioni e vigilanza. Nel giorno dell’anniversario il presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato una intervista al quotidiano libanese francofono “L’Orient le Jour”. (Famiglia Cristiana)