Anche la Ue contro l’e commerce cinese: “Troppi prodotti nocivi entrano nell’Unione. Imponiamo commissioni”. E indaga su Shein

Anche la Ue contro l’e commerce cinese: “Troppi prodotti nocivi entrano nell’Unione. Imponiamo commissioni”. E indaga su Shein
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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Anche la Ue vuole frenare l’afflusso di pacchi inviati dalle piattaforme di e-commerce cinesi come Temu o Shein. Con questo obiettivo la Commissione ha presentato – confermando le anticipazioni uscite a dicembre sul Financial Times – una “cassetta degli attrezzi” per contrastare il commercio online di prodotti dannosi da paesi extra-Ue. E Michael McGrath, commissario per la Democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha annunciato “il lancio di un’azione coordinata” della ‘rete di cooperazione per la tutela dei consumatori’ “contro Shein”, la piattaforma dedicata al fast fashion (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

. Il commissario alla Protezione dei consumatori, Michael McGrath, in conferenza stampa ha oggi messo in evidenza i pericoli sanitari che ci potrebbero essere per chi li riceve (si pensi, in particolare, ai giocattoli per i bambini). (Aduc)

MILANO – L’Europa, Italia inclusa, è stata invasa da prodotti cinesi venduti da e-commerce come Temu e Shein negli ultimi due anni. Prezzi bassi, ma qualità dubbia e anche il sospetto di concorrenza sleale ai danni di negozi europei: sono i presupposti che stanno spingendo l’Unione europea a una stretta sui controlli doganali. (la Repubblica)

Questa crescita esponenziale sta sollevando numerose preoccupazioni - avverte -. "E molte di queste merci sono risultate non conformi alla legislazione europea. (Tiscali Notizie)

Shein, Temu e Amazon nel mirino. Cosa sappiamo della stretta Ue sull'e-commerce e su una nuova autorità continentale delle dogane

Amazon, certo, ma soprattutto Shein e Temu. Una vera e propria stretta europea sull'e-commerce targato Cina potrebbe essere in arrivo. (WIRED Italia)

La tassa sulle importazioni dei prodotti low-cost potrebbe portare maggiori entrate fino a 1 miliardo di euro. L'anno scorso, ogni giorno, sono arrivati in Unione europea 12 milioni di pacchi di piccolo valore (inferiore ai 22 euro), da acquisti fatti perlopiù (per il 91%) in Cina. (Italia Oggi)

Nel giorno in cui è diventata effettiva la nuova politica dei dazi Usa che ha eliminato l’esenzione “de minimis”, sfruttata dai retailer cinesi per spedire pacchi low cost senza incorrere negli oneri ( e si è verificato uno stop temporaneo alle consegne postali dei pacchi dalla Cina) anche la Commissione europea è tornata sul tema. (Il Sole 24 ORE)