La sfida di Haftar alla vigilia del summit di Berlino

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Non bisogna fare del petrolio un’arma di guerra, non bisogna che diventi materia di divisioni o di chi offre di più”.

Secondo la fonte, la produzione di petrolio della Libia diminuirà di almeno 700.000 barili al giorno, il che equivale a oltre 47 milioni di dollari al giorno.

Sabato 18 gennaio 2020 - 18:36. La sfida di Haftar alla vigilia del summit di Berlino. L'inviato Onu Salamé: non bisogna giocare, è il pane dei libici. (askanews)

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Ai sei punti sopra menzionati si aggiunge un ‘follow up’ che definisce il percorso di verifica da svolgere nel tempo sugli eventuali progressi ottenuti. Soltanto una guida libica e un processo politico completamente interno può mettere fine al conflitto e portare una pace duratura”. (9 colonne)

Lo conferma il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas alla Bild am Sonntag. Non è ancora chiaro se siederanno anche al tavolo dei negoziati. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

E intende giocare un ruolo chiave anche alla conferenza di Berlino, dopo il nulla di fatto a Mosca che ha dimostrato come sul dossier libico nessun Paese può pensare di “risolvere il problema da solo”, ha dichiarato Giuseppe Conte (News Mondo)

Erdogan ha definitivamente vuotato il sacco: "Entro il 2020 inizieremo le trivellazioni nel Mediterraneo orientale alla ricerca di nuovi giacimenti di gas naturale". L'accordo, accolto con disappunto dai vicini regionali (Grecia, Cipro, Israele), segna una fase nuova nello sfruttamento delle risorse energetiche libiche e pregiudica gli interessi italiani. (Liberoquotidiano.it)

Assenti, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar. Come previsto i due leader non hanno avuto contatti. (MeteoWeek)

Le forze di Haftar hanno sparato "cercando di infiltrarsi verso le nostre forze», precisa il post, aggiungendo che le milizie filo-governative «hanno distrutto un carro armato» nell’azione. «In una nuova violazione del cessate il fuoco», le milizie del generale Khalifa Haftar "aprono il fuoco sul fronte al-Khallatat": lo scrive la pagina Facebook dell’operazione 'Vulcano di collera' delle forze filo-governative citando il portavoce Mohamed Gnounou ma senza precisare dove si trovi questa località. (Giornale di Sicilia)