Medio Oriente, Trump: truppe Usa a Gaza se necessario

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Gli Usa pronti a piantare gli scarponi sulla terra devastata di Gaza. "Se necessario, lo faremo",ha detto il presidente Usa Donald Trump durante la conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, rispondendo a una domanda sulla possibilità che gli Stati Uniti mandino proprie truppe a Gaza per mantenere la sicurezza. “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e ci occuperemo di essa", ha aggiunto il presidente. (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altri media
In sintesi, il piano consiste nel deportare oltre due milioni di palestinesi dalla Striscia per farne “la Riviera del Medio Oriente”. Politico scrive che l’idea del presidente suscita indignazione nei Paesi arabi e in capitali europee “chiave” – si riferisce soprattutto a Londra, Parigi, Berlino e Madrid – ed è ritenuto “pericoloso”: rischia di compromettere pure la tregua in atto, non solo le prospettive (già tenui) di una pace duratura. (Giampiero Gramaglia – Gp News)
Un’idea fuori dagli schemi al punto da lasciare interdetti il mondo arabo – anche la parte di quest’ultimo che con Washington coltiva buone relazioni -, e la comunità internazionale. La trovata di Donald Trump di inviare i soldati Usa a bonificare e gestire la Striscia di Gaza con il contestuale spostamento dei suoi abitanti verso altri paesi dell’area ha sollevato un coro di no. (Il Fatto Quotidiano)
Deportare due milioni di palestinesi, piazzare qualche Trump Tower sulle macerie e magari inaugurare qualche casinò in spiaggia con vista mare in una zona di guerre secolari tra popoli e religioni. Trump non si smentisce mai. (Il Fatto Quotidiano)

Milano, 5 feb. - Gaza sotto il controllo americano per trasformarla nella "riviera del Medio Oriente" e un trasferimento altrove, in un posto più "bello" e "sicuro", della popolazione della Striscia. Parole forti quelle di Donald Trump che ha parlato dalla Casa Bianca al fianco di Benjamin Netanyahu, il quale ha subito detto che l'idea del presidente degli Stati Uniti potrebbe "cambiare la storia". (Il Sole 24 ORE)
È stato accolto con un coro pressoché unanime di sdegno e incredulità la controversa proposta di Donald Trump sul futuro della Striscia di Gaza. Al termine dell’incontro di ieri, martedì 4 febbraio, alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente americano ha svelato il suo piano per l’enclave palestinese, dove la stragrande maggioranza degli edifici è stata distrutta da quindici mesi di bombardamenti ininterrotti da parte dell’esercito dello Stato Ebraico. (Open)
Leggi l'articolo Tajani sul piano di Trump per Gaza: "La posizione del governo non cambia. Due popoli, due Stati" (La Stampa)