Covid, anno nero: nel 2020 record di morti, mai così tanti dal Dopoguerra

Metropolis ECONOMIA

Il secondo rapporto dell’Iss sull’impatto del piano sulla popolazione, infatti, ha evidenziato una riduzione progressiva del rischio di infezione (-80%), di ricovero (-90%) e di decesso (-95%).

Il giorno più buio è quello del 28 marzo 2020 quando il bollettino fece segnare il picco dei decessi: 928.

Sono i dati impietosi dell’anno nero del Covid, con la pandemia che ha fatto schizzare il numero dei morti come mai era accaduto dal secondo Dopoguerra in poi. (Metropolis)

La notizia riportata su altri media

Nella seconda ondata il livello più alto di decessi è stato registrato il 19 novembre con 805 morti. Prendendo in esame solo marzo e aprile scorsi sono stati 21.0004 a fronte dei 30.064 dello stesso periodo dell'anno prima (Leggo.it)

L’analisi del primo quadrimestre 2021 documenta, rispetto al 2020, un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nella popolazione molto anziana (80 anni e più) e un abbassamento dell’età dei casi segnalati. (La Voce di Mantova)

Dall’inizio dell’epidemia, ossia da marzo 2020, sono stati registrati nel Sistema di Sorveglianza Nazionale integrata Covid-19 dell’ISS 120.628 decessi con data di morte entro il 30 aprile 2020. Coronavirus Italia. (Metro)

Le tendenze difatti hanno avuto un impatto già nel 2020: l’anno di pandemia ha prodotto 1200 milioni di euro di spesa, con un +50% rispetto al 2019. Non è un caso che la maggior parte dei cambiamenti siano avvenuti all’interno di un settore come quello del gioco legale, che prima del Covid era già in odore di cambiamento e trasformazione. (Senza Linea)

Il giorno più buio è quello del 28 marzo 2020 quando il bollettino fece segnare il picco dei decessi: 928. Lo stesso mese in cui il mondo partecipava al dolore dell’Italia davanti alle immagini dei camion dell’esercito con le bare di Bergamo (La Provincia di Lecco)

“Non si rinvengono elementi in ordine all’esigenza di favorire e incentivare, nelle aree interessate da percorsi di bonifica, di regola ex siti industriali dismessi, la realizzazione di impianti Fer”. (Quotidiano Energia)