Dl rave, gli emendamenti al Senato: Fi chiede di dimezzare le pene, Bongiorno (Lega) vuole il riferimento alla droga. Pd: “Abrogare norma”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Pioggia di emendamenti in Senato sul cosiddetto decreto-rave, il primo provvedimento del governo Meloni, incardinato in Commissione Giustizia per la conversione in legge. Le proposte di modifica depositate alle 12 di lunedì (il termine fissato dalla presidente Giulia Bongiorno) sono novanta. E 14 arrivano da un esponente di maggioranza, il capogruppo di Forza Italia Pierantonio Zanettin. Che vuole in particolare rendere più “soft” la norma che identifica mediaticamente il decreto, il nuovo articolo 434-bis del codice penale (“Invasione di terreni per raduni pericolosi”) pensato come risposta al rave di fine ottobre a Modena, che punisce con il carcere da tre a sei anni i responsabili di “invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, commessa da un numero di persone superiore a cinquanta, allo scopo di organizzare un raduno, quando dallo stesso può derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Con due corposi emendamenti alla legge di conversione del cosiddetto "decreto-rave", il Guardasigilli disinnesca due bombe che rischiavano di esplodergli sotto i piedi. Da un lato evita che il nuovo reato di "raduno pericoloso" possa finire per punire col carcere qualsiasi tipo di manifestazione non autorizzata (e rende non punibili i partecipanti). (Il Fatto Quotidiano)

Arriva l'emendamento del governo al decreto rave, che riscrive il testo e cambia anche il numero dell'articolo, non più il 434 bis, ma il 633 bis. (L'HuffPost)

Il reato sarà limitato a «chiunque organizza e promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici e privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento – quando – dall’invasione deriva un concreto pericolo» per l’incolumità pubblica o per la salute, dovuto all’inosservanza sulle norme relative a droga, sicurezza e igiene. (Open)

Peccato che non si tratti di uno degli ultimi provvedimenti, ma del primo provvedimento del governo Meloni su una presunta emergenza, tanto da intervenire per decreto d’urgenza. Così Carlo Nordio, ministro della Giustizia, commenta la norma sui rave party durante la presentazione di un libro a Roma (Il Fatto Quotidiano)

Dall'altro, modificando la riforma Cartabia, scongiura l'uscita dal carcere da un giorno all'altro di decine di presunti ladri e sequestratori Da un lato evita che il nuovo reato di "raduno pericoloso" possa finire per punire col carcere qualsiasi tipo di manifestazione non autorizzata. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo le polemiche, in parte interne alla stessa maggioranza, cambia la norma anti-rave del governo, con un emendamento dell'esecutivo che ne riscrive il testo e modifica non più l'articolo 434 ma il 633, che acquista un bis. (ilGiornale.it)