Fornace a Murano in crisi, «con lo stop al gas russo le vetrerie sono a rischio chiusura». I vetrai: siamo davanti all'ennesima spada di Damocle

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ilgazzettino.it ESTERI

È nuovo allarme per il vetro veneziano, dopo la conferma dello stop al transito del gas russo e il conseguente rischio di bollette dai costi elevati. Una preoccupazione espressa dal direttore di Confartigianato Venezia, Matteo Masat, alla luce degli aumenti stimati: si parla di un 25% in più che andrebbe inevitabilmente a toccare, penalizzandole, le fornaci di Murano. Da qui l'appello al ministro del Made in Italy e dell'Industria, Adolfo Urso, affinché «intervenga dice Masat in questa delicatissima fase e strutturi un meccanismo di tutela antispeculativa per le imprese». (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

ROMA (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda la quantità di gas tranquillizzo tutti: non abbiamo problemi, in questo momento abbiamo uno stoccaggio che sfiora l’80%, pertanto riusciamo a fare fronte al passaggio invernale”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A lanciare l’allarme sono gli analisti di Goldman Sachs. Il prezzo del gas potrebbe arrivare a toccare gli 84 euro al megawattora. (Corriere della Sera)

Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, intervistato da Radio radicale. "Credo che l'Unione europea dovrebbe rinnovare, e lo abbiamo chiesto, l'eventuale price cap, non a 180 euro come il precedente, ma a 50-60 euro. (L'Eco di Bergamo)

Stop ucraino al gas russo, da dove arriva ora e quali rotte alimentano l’Europa

Stop al gas russo, nessun allarme ma il prezzo corre 03 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

Il mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas russo diretto in Europa attraverso l’Ucraina porterà a un ulteriore aumento dell’acquisto di gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Stati Uniti. (il manifesto)

Rappresenta senz'altro una svolta storica, configurando il Paese invaso come cerniera anche economica e strategica tra Occidente e Russia. Se l'Ue ha deciso di intraprendere questa strada, su primario impulso americano, è perché la guerra sta scivolando sempre più veloce verso gli annunciati negoziati. (QuiFinanza)