ANALISI DELLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA
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Parallelismi forse un poco forzati quelli che seguono, va detto a mo’ di premessa infarcita con tracce di spoiler. Però, a pensarci, si sta facendo via via sempre più marcata la distanza politica tra la figura di Giorgia Meloni e una visione d’insieme della sinistra italiana largamente intesa. D’altronde, mentre la premier metteva a frutto i suoi rapporti eccellenti con gli Stati Uniti, peraltro in tempi assai rapidi per le logiche della diplomazia internazionale e in una fase di transizione con un Governo esautorato dai suoi poteri e con un altro solo in procinto di acquisire il comando, e al contempo dava sfoggio di arte diplomatica con un Paese come l’Iran all’interno di uno scacchiere mediorientale che definire complesso è, più o meno, un eufemismo, ecco, mentre la Meloni faceva tutto questo ottenendo il ritorno in Italia e alla vita di Cecilia Sala, la sinistra, nelle sue varie declinazioni, è sembrata vieppiù interessata ad affrontare questioni che appaiono sospese tra il nonsense e l’anacronismo allo stato puro. (L'Opinione)
Su altri giornali
Se l’Italia venisse amministrata con questi toni, ne guadagneremmo tutti. Un plauso va alle forze di governo che, con discrezione e rapidità, sono riuscite a risolvere il caso Sala, e un riconoscimento altrettanto meritato alle forze di opposizione, che con tempestività e senza esitazioni hanno riconosciuto l’operato dell’esecutivo, facendo dimostrazione di eleganza e signorilità. (Avanti Online)
Il film: «La reporter e la premier» ricco di suspense con lieto fine. Le scene girate nel carcere di Evin di Teheran e quelle conclusive all’aeroporto di Ciampino, a Roma. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A proposito della liberazione di Cecilia Sala e del fatto che i diritti umani sono una questione pre politica, che devono venire prima di tutto, ovunque (left)
E adesso cosa c’è da attendersi? Quel clima solidale, quasi di unità nazionale, sbocciato nelle ore del ritorno di Cecilia Sala, ha qualche probabilità di sopravvivere? Di fronte a questa domanda, la risposta corrente sui canali “social” ormai pervasivi è all’incirca: ma davvero qualcuno pensa di resuscitare la vecchia solidarietà nazionale? Non sapete che è passata tanta acqua sotto i ponti e ch… (la Repubblica)
7) “Di fianco a lui c’è: Tajani. Come chi è Tajani? Quello di pri… (La Stampa)
Sala libera, esulta la thienese Caretta: “Il governo ha lavorato in silenzio” Sala. On. Caretta (FdI), Missione compiuta grazie a serietà del Presidente Meloni (altovicentinonline.it)