Schwazer assolto: «Questa sentenza è stata per me come l’arrivo di un figlio»

Corriere della Sera SPORT

«Mi stavo allenando, e quando sono tornato a casa ho trovato una marea di messaggi sul telefono.

C’è molta più insicurezza, senza contare che questa vicenda è durata quattro anni e mezzo, un tempo lunghissimo da sopportare».

Sicuramente ero molto contento perché aspettavo questo momento da quattro anni e mezzo.

Avrebbe dovuto essere la Iaaf a dire: okay per le urine, okay per ulteriori controlli, okay per la verità

«La cosa difficile è che mi sono ritrovato scaraventato in un campo non mio: io sono solo un atleta. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Ai vertici dell'agenzia antidoping mondiale, il giudice attribuisce una lunga serie di reati che sarebbero stati commessi per ostacolare l'accertamento della verità sul caso Schwazer. Ebbene, ricorda il giudice, «il prelievo dell'1.1.2016 a carico di Schwazer venne disposto da Capdevielle del cui ufficio facevano parte anche i predetti Boulter Davies e il dottor Yves». (ilGiornale.it)

Della storia di Alex Schwazer probabilmente non resterà nulla se non una trasposizione thrilleristica degli eventi in un film, in una serie tv, in un libro-inchiesta La storia di Alex Schwazer da tempo non è più una storia di sport. (Undici)

Sono orgogliosa di lui, ha fatto tante belle cose per l’ atletica, per gli italiani e non deve mollare adesso Maria Luisa Brunner, mamma di Alex Schwazer, racconta al Corriere dell’Alto Adige «la fine di un incubo» iniziato nel 2012, con il primo scandalo per doping, e proseguito nel 2016 con «accuse infamanti che lo hanno distrutto». (Corriere della Sera)

Un no ancora più secco è arrivato dall’agenzia antidoping Wada che in un tweet ha scritto: “Wada è inorridita dalle numerose accuse prive di fondamento“. (Yahoo Eurosport IT)

“Il signor Schwazer non potrà partecipare a competizioni internazionali fino al 2024. “World Athletics preferisce non commentare la decisione delle Autorità Italiane di non perseguire l’atleta per il crimine di doping. (Virgilio Sport)

Cosi' Alex Schwazer, in collegamento con Dribbling, sulle reazioni dopo la sua archiviazione al tribunale di Bolzano. "Sia per quanto riguarda la Federazione internazionale che per la Wada io non mi aspettavo nessun mea culpa da loro, quindi non sono sorpreso". (l'Adige)