Wimbledon, l’Italia scrive la storia: Sinner, Cobolli e Sonego agli ottavi

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Redazione Sport Redazione Sport   -   L’erba di Church Road non è mai stata così azzurra. Per la prima volta nella storia del torneo più prestigioso del tennis, tre italiani hanno superato il terzo turno, approdando contemporaneamente agli ottavi di Wimbledon. Jannik Sinner, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego hanno infranto un tabù, quello di uno Slam storicamente avaro di soddisfazioni per il nostro Paese, e lo hanno fatto con stili diversi ma ugualmente efficaci.

Sinner, il "Profeta dai capelli rossi" del tennis italiano, ha dominato Pedro Martínez concedendogli appena cinque giochi, confermando una forma strepitosa: nei primi tre match ha lasciato sul campo solo 17 game, superando persino il record dell’era Open stabilito da Roger Federer nel 2004. Un’affermazione che non lascia spazio a dubbi: il sudtirolese, ormai stabilmente tra i dominatori del circuito, è uno dei principali candidati al titolo.

Flavio Cobolli, invece, ha continuato la sua ascesa trasformandosi da promessa a realtà. Il romano, che da bambino sognava il calcio ma ha scelto la racchetta, ha piegato in tre set il giovane Jakub Mensik, dimostrando una maturità tattica insolita per la sua età. Arrivare per la prima volta agli ottavi di un Major sull’erba, superficie che non lo ha mai entusiasmato in passato, è la prova di un progresso tecnico inarrestabile.

E poi c’è Lorenzo Sonego, il più teatrale dei tre, che ha regalato al pubblico uno di quei match destinati a rimanere negli annali. Cinque ore di battaglia, cinque set tiratissimi e tre tie-break contro Brandon Nakashima, prima di chiudere con un 7-6 finale che ha scatenato l’esultanza. «I piedi buoni non ci mancano», ha detto ridendo il torinese, che non nasconde la passione per il canto ma sul campo sa trasformarsi in un gladiatore.