Irpef, novità aliquote: chi pagherà meno e chi ci perde

Adnkronos INTERNO

Con la riforma a 4 aliquote, l’imponibile passa a 14.400 euro, facendo risparmiare al contribuente 920 euro di tasse.

Nulla cambia per i redditi più bassi, fino a 15.000 euro, e per quelli più alti, da 75.000 euro in su: le aliquote restano invariate, pertanto pagheranno – sempre sulla carta – la stessa Irpef.

Con la riforma approvata dai gruppi di maggioranza, lo schema diventa così:. fino a 15.000 euro: aliquota del 23%;. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

La riforma Irpef, la riforma: con il taglio delle aliquote risparmi fino a 800 euro (e zero prelievi per più contribuenti) di Enrico Marro. Una somma di errori Ma la reprimenda di Confindustria non termina qui (Corriere della Sera)

Per le due aliquote dei redditi dai 15mila ai 55mila euro, invece, le imposte scendono dal 27% e 38% al 25% e 35%. Il 75% del taglio Irpef riguarda il secondo e il terzo scaglione, a cui appartengono circa 21 milioni di lavoratori, con redditi che vanno dai 15mila ai 55mila euro all’anno. (il Giornale)

Se ne parlava ormai da tempo e ad un certo punto era quasi sembrato che la vasta maggioranza di governo non riuscisse a trovare un accordo. L’altro scaglione ad essere rimodulato era quello del 27% che ora scende al 25% (iLoveTrading)

Superata tale soglia, spetta una detrazione decrescente, da 97 euro circa a 80 euro, fino alla soglia dei 35.000 euro Bonus 100 euro verso l’abolizione dal 1° gennaio 2022: la revisione delle aliquote IRPEF si affiancherà ad una riformulazione delle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro. (Informazione Fiscale)

I benefici maggiori, in termini percentuali, per i redditi fino a 50 mila euro. con il taglio Irpef fino a 1000 euro all'anno di risparmi di Valentina Conte. (ansa). Le prime simulazioni sulla base dell'ipotesi di accordo raggiunto dai partiti sulla riduzione delle tasse. (La Repubblica)

In realtà, quello conosciuto come Bonus Renzi - introdotto proprio dal Governo guidato dall’attuale leader di Italia Viva nel lontano 2015 - è stato già formalmente abolito con la Legge di Bilancio 2021. (Money.it)