Biden, il colpo di coda del presidente Usa uscente: scattano le sanzioni ai giganti russi del petrolio
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Un nuovo, pesantissimo colpo contro l’export energetico russo, con 183 navi cisterna e due delle principali compagnie petrolifere colpite da sanzioni. L’amministrazione Biden, con il plauso del presidente ucraino Zelensky, sostiene di aver varato il pacchetto di misure più rilevante per tagliare i finanziamenti alla macchina bellica di Mosca. Una decisione che potrebbe creare difficoltà a Trump, ma che avrà comunque l’effetto di fornirgli un’arma in più per negoziare con Putin (ha già detto che si sta lavorando a un incontro). (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Il tesoro americano ha preso di mira Gazprom e un’altra compagnia statale che esplora, produce e vende petrolio russo. (Radio Popolare)
Citi e Goldman Sachs stimano quanto perderà Mosca. Il Brent tocca il livello più alto dal 27 agosto (scommesse rialziste ai massimi di maggio), il Wti dall'8 ottobre dopo che gli Stati Uniti hanno imposto venerdì le sanzioni più aggressive di sempre contro l'industria petrolifera russa. (Milano Finanza)
Giovedì il segretario della Difesa, … Il colpo di coda dell’amministrazione Biden è arrivato ieri: un nuovo pacchetto di sanzioni tra i più severi mai imposti contro la Russia, colpendo in particolare il settore energetico. (Il Fatto Quotidiano)
Le nuove sanzioni dell'amministrazione Biden prendono di mira i giganti petroliferi russi Gazprom Neft e Surgutneftegas. Titoli e prezzi in fibrillazione L'amministrazione Biden ha presentato venerdì sanzioni a tappeto contro il settore petrolifero russo, scuotendo i mercati energetici globali e accentuando l'isolamento economico di Mosca, a soli dieci giorni dal rientro di Donald Trump alla Casa Bianca. (Euronews Italiano)
Gli Stati Uniti si apprestano a imporre alcune delle sanzioni più dure mai applicate all’industria petrolifera russa, secondo quanto riportato dalla Reuters. (Scenari Economici)
Gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni contro la produzione e le esportazioni di petrolio russo così da indebolire la sua macchina da guerra contro l'Ucraina. (Today.it)