Il navigatore-filosofo al traguardo della regata più dura del mondo

Il navigatore-filosofo al traguardo della regata più dura del mondo
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LA NAZIONE SPORT

– Oggi alle 9.34 il navigatore fiorentino Giancarlo Pedote ha tagliato il traguardo del suo secondo Vendée Globe dopo 85 giorni, 20 ore e 32 minuti di regata, in 22esima posizione in classifica. Si tratta della regata più dura del mondo, la circumnavigazione in solitaria senza scalo né assistenza. "Quattro anni dopo il suo ottavo posto, lo skipper della Prysmian ha vissuto un Vendée Globe più turbolento, in particolare a causa di un grave guasto al timone nell'estremo sud, che ha frenato la sua sete di competizione. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri media

“Ogni Vendée è unico e va affrontato con umiltà. Lo dice Giancarlo Pedote, che ha chiuso oggi il suo secondo Vendée Globe, il giro del mondo in solitaria non stop in 85 giorni 20 ore. (La Stampa)

Un risultato inferiore alle aspettative iniziali, che però non sminuisce in alcun modo l’intensità e la ricchezza di questa esperienza. Oggi martedì alle 08:34 UTC, dopo 85 giorni, 20 ore e 32 minuti in mare, Giancarlo Pedote ha tagliato il traguardo del Vendée Globe al largo di Les Sables d’Olonne. (Adnkronos)

Pedote non è riuscito a replicare la prestazione di quattro anni fa, quando concluse all'ottavo posto in 80 giorni di regata, ma per chi riesce a portare a termine una competizione così estenuante, il posizionamento in graduatoria è del tutto relativo. (la Repubblica)

Vendée Globe: stoico Pedote contro le avarie, porta a termine il suo secondo giro del mondo

Quattro anni dopo il suo ottavo posto, lo skipper di Prysmian ha affrontato un Vendée Globe più movimentato, segnato in particolare da un grave danno al timone nel Sud, che ha limitato la sua sete di competizione. (Sport Mediaset)

È l’unico italiano - per ora - ad averlo portato a termine due volte e già questo lo fa entrare nella nostra hall of fame oceanica. Era andata meglio quattro anni fa, ma Giancarlo Pedote si deve comunque sentire orgoglioso per avere concluso in 22ª posizione il Vendée Globe, il giro del mondo in solitario non-stop. (La Gazzetta dello Sport)

Non era scontato perché l’Imoca 60 dell’italiano ha dato filo da torcere allo skipper per tutto il giro del mondo, con problemi tecnici soprattutto ai timoni, rivelandosi una barca forse un po’ “stanca” dopo oltre 10 anni di battaglie oceaniche con Jean Pierre Dick prima e Giancarlo Pedote dopo. (Giornale della Vela)