Maria Falcone al SalTo2022 a 30 anni dalla Strage di Capaci: “Giovanni, ricordatelo come uomo dello Stato e delle istituzioni”

TorinOggi.it INTERNO

Non era solo un magistrato antimafia, ma un uomo che amava le istituzioni democratiche del nostro Paese”: così Maria Falcone, sorella del magistrato palermitano ospite del nell’Arena Bookstore nella prima giornata di apertura del Salone del Libro 2022 a trent’anni dall’attentato che le cambiò la vita.

“Il 9 maggio, l’ultima volta che l’ho visto, mi disse: bisogna far presto per salvare la democrazia nel nostro Paese, ecco questo questo era Giovanni”. (TorinOggi.it)

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Per questo, anche nell’amarezza, non resta che andare avanti, facendo tesoro di quanto abbiamo capito fin qui. È accettabile, fa parte della loro natura, che i mafiosi si trincerino dietro i «non ricordo». (L'Espresso)

Sono passati 30 anni e ormai ci siamo rassegnati all’idea che noi familiari di tutte le vittime delle stragi non avremo mai una verità giudiziaria. Dalla sua terrazza nel centro storico, Fiammetta Borsellino guarda Palermo senza alcun rancore. (la Repubblica)

«Mostrateci voi la strada» ha invitato sia loro sia i numerosi ragazzi nell’Arena: «Serve più creatività, nuovi modelli di vita che diano meno valore al denaro e al consumismo. Non c’è stato intervento ieri in cui non si sia sottolineato il ruolo della scuola e degli insegnanti, la loro funzione civile (Corriere della Sera)

Dal 1992 in poi si è dedicata alla Fondazione Giovanni Falcone di cui è la presidentessa Il fratello Giovanni è nato nel 1939. (ControCopertina)

«La mafia che ha ucciso Falcone e Borsellino c'è ancora anche se oggettivamente le cose sono molto migliorate», dice Natoli Tra coloro che vi hanno partecipato vi è Gioacchino Natoli, 75 anni, che faceva parte del pool antimafia di Palermo insieme a Falcone e Borsellino. (Italia Oggi)

Giovanni Falcone, il romanzo”. Domenica 22 maggio in Arena Bookstock si discute di “adolescenti e digitale, minacce e opportunità dei social media”, insieme a Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, Eleonora Gaggero, Claudia Gerini e Serena Bortone (La Stampa)