Hamas, ecco il regista degli show dell'orrore: chi è Fathi Ahmad Hamad, direttore della tv ex ministro dell’Interno di Gaza

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C’è la regia di Fathi Ahmad Hamad, 64 anni, ex ministro dell’Interno di Gaza, poi padre-padrone della Tv di Hamas, che continua a operare dalle macerie con postazioni mobili e a spargere la sua propaganda antisemita. Nel maggio 2021, Hamad fece costruire un palco a ridosso del confine con Israele, posando davanti a schiere di guerriglieri mascherati come nelle spettacolari dirette tv del rilascio sceneggiato degli ostaggi israeliani, e alzando la mano sinistra mostrò come recidere l’arteria di un ebreo col coltello. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Per la serie, niente di nuovo sotto il sole. L’Onu, da dopo il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, aveva già palesato il suo approccio benevolo nei confronti dei terroristi. (L'Opinione)
La 28enne israelo-britannica Emily Damari è stata rilasciata il 19 gennaio 2025 dopo 15 mesi di prigionia (Open)
Il punto sugli altri ostaggi Sabato è un altro giorno di gioia per chi torna a casa, per le famiglie. « A Gaza sono stata tenuta prigioniera in una struttura dell’Unrwa (agenzia dell’Onu per i palestinesi) e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche». (Gazzetta del Sud)

Lo ha detto in una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Keir Starmer, l'ex ostaggio anglo-israeliano Emily Damari, liberata nei giorni scorsi da Hamas. . (Trentino)
Lo scorso anno, una commissione dell’Onu presieduta da Catherine Colonna, ex ambasciatrice francese a Roma ed effimera ministra degli Esteri sotto Macron, aveva assicurato che le accuse di complicità con Hamas mosse contro l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi, erano «infondate». (Liberoquotidiano.it)
Il rilascio degli ostaggi israeliani, così come tutte le vicende del conflitto tra Tel Aviv e Hamas, sono state architette seguendo uno schema ben preciso: quello cinematografico. Una sorta di Hollywood Gaza, dove i messaggi rivolti al mondo fanno parte di una più ampia regia di propaganda volta sensibilizzare il mondo verso la causa dei terroristi. (Liberoquotidiano.it)