Dopo il successo di “Adolescence”. Lancini: “La solitudine dei giovani nasce dall’assenza di adulti autentici”

Dopo il successo di “Adolescence”. Lancini: “La solitudine dei giovani nasce dall’assenza di adulti autentici”
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Lo psicologo Matteo Lancini analizza il successo di “Adolescence” e avverte: “I genitori chiedono ai figli di non provare emozioni che li fanno sentire inadeguati”. La vera prevenzione? “Offrire relazioni autentiche” (Foto Netflix) La serie “Adolescence” ha totalizzato 66 milioni di visualizzazioni in due settimane, raccontando con forza il disagio di una generazione. Matteo Lancini, psicologo, psicoterapeuta e presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano, analizza il successo della serie e ne evidenzia il valore sociale ed educativo. (SIR - Servizio Informazione Religiosa)

La notizia riportata su altri giornali

Questa sera (giovedì 17 aprile) alle 20:35 Tutta salute su Icaro tv (canale 18) torna sul tema della salute mentale degli adolescenti alla luce delle reazioni e delle riflessioni che ha suscitato la serie Netflix “Adolescence”. (newsrimini.it)

Che cosa può insegnare questa serie non solo agli spettatori adulti, ma anche ai ragazzi? In che senso il racconto dell’omicidio commesso da un giovanissimo adolescente può essere esemplare? La vicenda non è certamente edificante, perché è la storia di un brutale omicidio. (Doppiozero)

Negli ultimi anni, poche serie hanno saputo scuotere il pubblico come Adolescence, la miniserie britannica distribuita da Netflix a marzo 2025 e rapidamente diventata un fenomeno globale, tra le più viste di sempre della piattaforma. (bestmovie.it)

Adolescence, i dieci dettagli nascosti che la rendono un capolavoro

Anch’io, come molti, l’ho trovata televisivamente perfetta, quattro puntate quattro cazzotti nello stomaco, scandita su macro-temi (il fatto, la scuola, il ragazzo, la famiglia) e girata su piano sequenza (50 minuti a episodio che tolgono il fiato). (la Repubblica)

L’omicidio di una ragazza delle medie, Katie, scardina i segreti dei suoi coetanei, a partire da Jamie (l’esordiente Owen Cooper), accusato di averla pugnalata a morte sette volte. Tra cyperbullismo, revenge porn e incel, viene fuori il ritratto di una generazione precoce e violenta. (Leggo.it)

Oltre alla scrittura brillante, all’ottimo cast, al tema attualissimo e allo sfoggio di tecnica del regista Philip Barantini, con i piano sequenza, c’è uno scatto in più. Tra i punti di forza di Adolescence, serie Netflix creata da Stephen Graham, (interprete di Eddie, padre di Jamie, il 13enne accusato di omicidio), e Jack Thorne, c’è l’uso sapiente di indizi subliminali. (La Stampa)