Vaccini in azienda, raggiunto accordo governo-sindacati: come funzionerà

Fanpage.it INTERNO

Le inoculazioni possono essere fatte in azienda, oppure i datori di lavoro possono stipulare convenzioni con strutture sanitarie private in possesso dei requisiti per la vaccinazione

È stato un lavoro collettivo e permetterà alle imprese di rendersi disponibili come luogo di vaccinazione, si potranno utilizzare anche gli ambulatori dell'Inail".

Potranno quindi iniziare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, con il supporto dei medici aziendali e della rete Inail, rivolte ai lavoratori. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Nel weekend di Pasqua sono state vaccinate con la prima dose 2560 persone nella fascia d'età 75-79 anni. a giovedi 8 aprile sarà possibile effettuare la preadesione al vaccino anti covid per le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni. (QC QuotidianoCanavese)

Probabilmente le somministrazioni potrebbero iniziare a maggio quando le consegne di Johnson&Johnson entreranno a regime. Il protocollo non prevede norme vincolanti e presuppone (ovviamente) l'adesione volontaria dei datori di lavoro e dei lavoratori. (PisaToday)

Ai cittadini over 80 sono state somministrate 46.450 dosi, mentre alla fascia 70-79 anni 13.919 dosi (Qui articolo) "La vaccinazione prosegue dunque con determinazione in base alle disposizioni del Piano nazionale (Qui articolo)", il commento delle autorità. (il Dolomiti)

Invece, agli assistiti da un medico di famiglia che non hanno aderito a questo progetto della Regione la convocazione sarà inviata dall’Asl competente per territorio Chi ha tra 60 e 69 anni (nati nel 1961 compresi) potrà esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale www. (https://ilcorriere.net/)

Il consiglio della autorità è anche quello di presentarsi sempre all’orario indicato per non rischiare di rimanere in coda. Ho chiamato anche il numero verde e l’operatore ha confermato che gli unici posti liberi sono in questo centro e che gli altri sono tutti già occupati» (LegnanoNews)

Le persone con grave obesità (BMI> 35) appartengono alla categoria di estremamente vulnerabili, ma le persone anoressiche no: perché queste ultime non sono inserite? Le persone estremamente vulnerabili con le patologie incluse nelle aree di patologia Categoria A. (La Nazione)