Meta interrompe programmi su “inclusione” e “diversità”, Zuckerberg: “Non più attuali, il panorama giuridico e politico sta cambiando”

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Meta interrompe i programmi di "inclusione" e "diversità", e continua la nuova svolta iniziata con l'abbandono del fact checking. La decisione già intrapresa da altre multinazionali come Amazon, è stata adesso adottata anche da Zuckerberg, il quale ha spiegato che "il panorama giuridico e politico per gli sforzi in materia di diversità, equità e inclusione negli Stati Uniti sta cambiando" e che alcuni programmi, tra cui il 'Diverse Slate Approach', non sono più "attuali". (Il Giornale d'Italia)
Su altre testate
Ha detto che le etichette poste sui contenuti che miravano a mettere in guardia dalle fake news hanno “distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata”. Mark Zuckerberg ha annunciato che negli Usa abolirà i fact-checking su Facebook e Instagram, probabile preludio a una futura estensione anche altrove. (Il Fatto Quotidiano)
L’enorme impegno di Mark Zuckerberg nell’allinearsi alle opinioni politiche e culturali della nuova amministrazione Trump non è dunque solo una presa di posizione politica, ma è un vero e proprio un cambiamento di etica che avrà un impatto sulle sue pratiche commerciali - ANSA (Avvenire)
“Affermare che noi fact-checker censuriamo le notizie è la notizia più falsa che si possa pubblicare. E visto che ad averlo fatto è Mark Zuckerberg, possiamo aspettarci solo il peggio per la lotta alla disinformazione”. (Il Fatto Quotidiano)

Il 7 gennaio, a pochi giorni dall’inizio del secondo mandato di Donald Trump, Mark Zuckerberg annuncia la fine della collaborazione con i fact-checker. Il loro lavoro verrà sostituito dalle note con cui le persone stesse, che postano e leggono, informano sui contenuti dei tweet, qualora li trovino falsi e fuorvianti. (La Stampa)
Fatto sta che questa fantomatica moneta, che avrebbe dovuto iniziare a circolare dal primo gennaio 2025, in realtà non esiste. Qualcuno ha scritto da sette euro, qualcuno addirittura da 7,5 euro. (Frosinone News)
Trump non si è ancora insediato alla Casa Bianca ma l’aria negli Stati Uniti per le minoranze è già cambiata. A cominciare da Amazon, che con un repentino cambio di rotta ha eliminato gli impegni che aveva preso per proteggere i diritti delle persone nere e Lgbtq+, semplicemente cancellandoli dall’elenco pubblico delle politiche aziendali. (il manifesto)