Letta-Renzi, sette anni dopo. Cordialmente divisi su tutto

Il Manifesto INTERNO

Francamente e cordialmente divisi su tutto.

Dopo sette anni ieri Enrico Letta e Matteo Renzi si sono rivisti.

E non solo su quella amarissima staffetta a palazzo Chigi del 2014, ma anche e soprattutto sul futuro.

Il leader di Iv è arrivato dopo che il segretario del Pd aveva incontrato l’universo mondo, compresi il verde Bonelli, le sardine, le mille sigle della sinistra.

L’ha ricevuto non al Nazareno, ma alla sede dell’Arel, il centro studi da lui ereditato da Nino Andreatta: 40 minuti di faccia a faccia, nella stessa sala dove aveva visto Conte

(Il Manifesto)

La notizia riportata su altri media

"Bisogna fare di tutto che oltre" all'attenzione al "tema della salute, si torni a portare i ragazzi a scuola", spiega Letta Sull'emergenza coronavirus in Italia, continua poi Letta  commentando gli attacchi del leader della Lega alle misure di chiusura per fronteggiare il covid "la soluzione di Salvini quale è? (Adnkronos)

Contrario all’asse coi 5S, per Bologna Matteo propone Isabella Conti. Non c’è la tensione che si taglia a fette, non trapela neanche la rabbia repressa. I due ex - Il segretario Pd vede (per ultimo) il successore che lo tradì. (Il Fatto Quotidiano)

Le parole del segretario Pd in diretta su La7 - Ansa /CorriereTv. «Incontro franco, cordiale, utile ma tra due persone che sono molto diverse, su alcune cose d'accordo su altre in disaccordo. (Corriere TV)

Normalmente decidono gli elettori, chi prende più voti ha il diritto di proporre la leadership”. Quando parlo di ddl Zan e di ius soli parlo di leggi che ci farebbero uscire dal medioevo“, ha detto ancora Letta. (Il Fatto Quotidiano)

Ma Bologna non è digiuna di esperienze di questo genere: nella giunta che ho avuto l’onore di dirigere la metà degli assessori era donna. Proprio l’ingresso in campo della Conti potrebbe potare a primarie di coalizione e a risolvere il problema dell’assenza di candidate donne. (il Resto del Carlino)

“Ragionevolmente – ha spiegato Renzi– i dati dicono questo, ha meno sintomi quindi è possibile immaginare che ove uno rifiutasse il vaccino sarebbe peggio. Abbiamo vissuto come tante altre famiglie una situazione di qualche disagio, fortunatamente nessuno in ospedale e nessuno è stato male” (Positanonews)