Trump 2.0: vendetta, populismo e caos istituzionale nei primi giorni alla Casa Bianca

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
FIRSTonline ESTERI

La seconda presidenza Trump inizia con epurazioni, perdoni controversi e una radicale riorganizzazione del potere. Quale futuro per gli Usa? Nella nutrita batteria di decisioni controverse delle prime ore spicca la più preannunciata e logica, nel Trump-pensiero, e la più gravida di conseguenze: il perdono per oltre 1500 suoi fedelissimi, protagonisti dell’assalto al Campidoglio americano quattro anni fa. (FIRSTonline)

Su altri giornali

Dunque, il mondo è in pericolo dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e il suo discorso, definito “inquietante” da tanti? Proviamo a ragionare con la mente sgombra e i piedi per terra, partendo dalla realtà, oltre le opposte retoriche. (Marcello Veneziani)

Donald Trump ha affermato che la sua presidenza è l’inizio di un’età dell’oro per l’America. Il suo discorso inaugurale ha delineato un programma populista, che abbraccia confini, toponomastica, cittadinanza e persino lo spazio. (La Vita del Popolo)

Il percorso di Trump 2 la vendetta sarà una marcia trionfale oppure il fortunato perdente (Lucky Loser, titolo della recente biografia dei suoi disastri finanziari di R. Graig) troverà fin da subito qualche inciampo nel suo cammino? L’inizio è stato a razzo, con decine di ordini esecutivi, anche perché è stato preparato da mesi dal suo team ultra conservatore e quindi questa velocità non sorprende. (Il Fatto Quotidiano)

Ha graziato i suoi pretoriani di Capitol Hill, ha promesso di scaraventare fuori dalla fortezza a stelle e strisce gli ultimi immigrati, e non si sa chi si salverebbe se si chiedesse agli statunitensi di buttarsi a mare qualora avessero avuto origini migratorie. (Contropiano)

Annuncio oggi che andrò a creare l’External Revenue Service per riscuotere dazi e tariffe… Colpiremo coloro che ci sottraggono soldi con gli scambi… Make America Great Again!». Due settimane fa il presidente ha dichiarato: «Per troppo tempo siamo andati tassando il nostro Popolo usando l’Internal Revenue Service (l’Agenzia delle Entrate americana)… È tempo di cambiare. (ilmattino.it)

Vuole chiudere con le guerre, ridurre il potere cinese e liberarci dal «woke». (Panorama)