“Teheran sarà la prossima Gaza”: Israele alza il livello dello scontro con l’Iran

“Teheran sarà la prossima Gaza”: Israele alza il livello dello scontro con l’Iran
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GiornaleSM ESTERI

Il ministro della Difesa israeliano lancia un ultimatum: “Il sistema delle guerre per procura è finito. Ora tocca a voi”. Intanto chiuse scuole dell’UNRWA a Gerusalemme Est In un crescendo di tensione che scuote il Medio Oriente, Israele minaccia apertamente Teheran. Il ministro della Difesa Israel Katz, in un comunicato durissimo diffuso questa mattina, ha annunciato che il governo israeliano è pronto ad agire contro l’Iran così come ha fatto contro Hamas, Hezbollah e Assad. (GiornaleSM)

La notizia riportata su altri media

i leader iraniani che finanziano, armano e sfruttano l'organizzazione terroristica Houthi: il sistema per procura è finito e l'asse del male è crollato", ha affermato Katz. "Avverto... (Tiscali Notizie)

Dal canto suo, il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha respinto le accuse secondo cui il governo di Teheran sarebbe coinvolto in un presunto piano per colpire l'ambasciata israeliana a Londra, dopo l'arresto di sette cittadini iraniani. (Corriere del Ticino)

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di fare “ai leader di Teheran ciò che abbiamo fatto ad Hamas a Gaza”. Lo ha detto pochi giorni dopo l’attacco degli Houthi yemeniti, alleati dell’Iran, all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. (ByoBlu)

Netanyahu non cambia linea nonostante i sondaggi: «Distruggere Hamas è più importante dei rapiti»

La diretta La minaccia di Israele: «Faremo a Teheran ciò che abbiamo fatto ad Hamas» È quanto dichiara il ministro della Difesa, Israel Katz, quattro giorni dopo l'attacco ai ribelli Houthi yemeniti – alleati dell'Iran – all'aeroporto di Tel Aviv – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI (Corriere del Ticino)

Il primo ministro che voleva essere ricordato per aver estinto la minaccia della Bomba iraniana deve per ora mettere da parte questo capitolo della sua storia nella Storia, perché è l’amico Donald a voler essere ricordato per tutto e sembra privilegiare le trattative. (Corriere della Sera)