Sampdoria: dopo Eleven Finance, ammessa al concordato anche Farvem

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Ammesse le due società alla procedura di concordato, si attende adesso il verdetto delle due "adunanze dei creditori", il cui voto darà o non darà il via libera all'omologazione da parte del giudice del piano di rientro.

opo Eleven Finance, anche Farvem viene ammessa alla procedura di concordato preventivo dal tribunale fallimentare di Roma.

Il passo successivo, in caso di via libera giudiziario, sarà l'esecuzione dell'adempimento, con 30 mesi di tempo per ripagare i creditori nei termini accettati dai medesimi

A gennaio dello scorso anno i legali del gruppo che fa capo a Massimo Ferrero avevano presentato richiesta di ammissione al concordato per le due società della galassia del Viperetta, operative in svariati settori tra cui immobiliare e gestione di sale cinematografiche, entrambe caratterizzate da una pesante esposizione debitoria. (Primocanale)

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Le recenti esternazioni del presidente blucerchiato, le difficoltà economiche della Sampdoria, le procedure di concordato che hanno coinvolto le attività del Viperetta, la mancata cessione del club sono tutti motivi di insoddisfazione del pubblico, acuito negli ultimi tempi anche dalle prospettive future della squadra. (Calciomercato.com)

Quindi, Ferrero avrà a disposizione trenta mesi, ovvero due anni e mezzo, per soddisfare i creditori. Nel frattempo il presidente, malgrado il clima ostile di una parte della piazza, avrà tutto il tempo di gestire la Sampdoria (Primocanale)

L’iter è il medesimo (adunata dei creditori, voto, omologazione) e al termine di tutti i passaggi scatteranno i 30 mesi entro cui il piano dovrà essere applicato. «L’omologazione, che non ha una tempistica normata, dipende dai carichi di lavoro del Tribunale di competenza (Samp News 24)

di Matteo Palmisano. Il giudice Daniela Cavaliere ha ammesso al concordato Farvem, la seconda azienda di Ferrero: per Vidal la prima soluzione è la vendita degli immobili. (ClubDoria46.it)

Poi Ferrero ha nel proprio asset patrimoniale anche i cinema, che per effetto del cosiddetto Salva Italia potrebbero vedere riconosciuta la riconversione in altra destinazione d’uso. Ma non è proprio così, avendo Ferrero a disposizione 30 mesi per soddisfare i creditori. (Primocanale)