Operazione "Vulcano": traffico internazionale di cocaina, tre arresti

Quotidiano online INTERNO

– La guardia di finanza ha arrestato tre persone dopo la sentenza della Cassazione che il 29 aprile ne ha respinto i ricorsi.

L’operazione “Vulcano” si era conclusa nel 2016 con l’emissione di un fermo di indiziato che aveva colpito 12 persone.

Per i pm e per la Corte d’Appello Luca Martinone finalizzato a rafforzare il potere della cosca mafiosa dei Molé sul territorio di Gioia Tauro

Sono pertanto finiti in carcere Francesco Ferraro, Gregorio Marchese e Luca Martinone. (Quotidiano online)

La notizia riportata su altri giornali

Filocamo, pentito di ‘ndrangheta, viveva sotto protezione a Lecce ed era stato arrestato la scorsa estate durante l’operazione “Pedigree”, perché ritenuto vicino alla cosca Serraino. Tra poche settimane avrebbe dovuto prender parte al processo nei confronti della cosca Serraino. (Tempo Stretto)

Ci siamo sentiti e scritti venerdì e ci siamo ripromessi che ci saremmo visti a breve”. “Suicidio? Lo dichiara Klaus Davi giornalista e massmediologo. (Stretto web)

L’attentato all’epoca aveva scosso gli ambienti della ‘ndrangheta reggina perché Nino Gullì non era un semplice gregario dei clan. Le “imbasciate” dal carcere e le estorsioni. Il profilo di Filocamo è quello dell’uomo capace di stare a stretto contatto con i vertici della cosca Serraino. (Quotidiano del Sud)

E' morto il collaboratore di giustizia Antonino Filocamo, di 33 anni. Il suo corpo è stato trovato dalle forze dell'ordine allertate dai familiari che non avevano notizie di lui da alcune ore, nell'appartamento nel centro di Lecce dove il pentito di Reggio Calabria, inserito nel programma di protezione, si trovava. (Antimafia Duemila)

Nella stanza dove è stato trovato morto il pentito non ci sono tracce di colluttazione. Subito dopo aveva deciso di collaborare con i pm di Reggio Calabria Stefano Musolino e Walter Ignazitto e con la Dda guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. (Zoom24.it)

Eseguite numerose misure di custodia cautelare e perquisizioni in Germania e nel nostro Paese nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla ‘ndrangheta, attivi nel “locale” di Volpiano (To), considerati terminale economico della famiglia Agresta di Platì (Rc), nonché nei confronti di esponenti della famiglia Giorgi, detti “Boviciani”, di San Luca (RC), ritenuti responsabili di narcotraffico internazionale ed attivi in Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nel Land del Baden Wùrttemberg, nelle località turistiche del Lago di Costanza (LaPresse)