Carte per un anno in mano a Davigo. Lui ora si difende e spara su Greco

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E Davigo sceglie un altro percorso, ancora non del tutto chiaro.

Come si vede, siamo dentro un intrigo dai contorni poco edificanti e in cui molti passaggi risultano a dir poco sconcertanti.

Salvi conferma almeno i frutti del colloquio con Davigo: «Informai immediatamente Greco

Storari dunque non si intende con il capo dell'ufficio Francesco Greco e va da Davigo.

Ma quel verbale, anzi tutti i verbali dell'avvocato Piero Amara, anche se coperti da segreto, erano già da un anno nelle mani di un altro autorevole membro del Csm, Piercamillo Davigo, oggi fuori per limiti anagrafici. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

E che lo porta alla fine a fare un gesto inconsulto, come consegnare a Davigo la copia di lavoro dei verbali. Alla fine, ieri la Procura di Perugia fa quello che Storari voleva, apre l'indagine per capire se Amara mente o apre scenari, se rivela o se calunnia (ilGiornale.it)

Davigo non consegna i verbali al Csm perché, dice, sennò lo viene a sapere anche Ardita, e l’indagine va a farsi benedire. Poi Davigo ne parla col procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, ma senza dargli copia dei verbali, e Salvi ne parla col procuratore di Milano, Francesco Greco, che lo rassicura. (L'HuffPost)

Il caso Verbali secretati e loggia massonica: si indaga su dossier con le deposizioni dell'avvocato Amara Il pm di Milano Storari: "Pronto a riferire al Csm". Alcuni mezzi di stampa ieri hanno spiegato che Amara coinvolgeva l'ex premiere l'ex deputato e già vicepresidente del Csm (Rai News)