Covid, Galli: "Vado in pensione, ma resto in trincea"

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Però a Milano si dice: ‘Zucche e meloni alla loro stagione’.

– “A 70 anni i professori universitari devono lasciare”, ma “non abbandono la trincea.

In merito agli screzi con Alberto Zangrillo, Galli evidenzia che “a luglio 2020 ero tra i pochi a parlare di un autunno difficile

Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Massimo Galli, primario di Malattie infettive al Sacco di Milano.

Galli è dell’idea che “il covid sarà derubricato”. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

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“Vanno evitate iniziative scarsamente supportate da dati – rimarca – tenendo conto che nella maggior parte delle persone con un quadro clinico negativo quello che andiamo a fare è la ventilazione e l’uso di cortisonici” Galli ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha elaborato le linee guida per le cure domiciliari dei pazienti Covid del ministero della Salute. (Quotidiano di Sicilia)

Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. (Liberoquotidiano.it)

A dirlo l'infettivologo Massimo Galli, primario di malattie infettive al Sacco di Milano e docente alla Statale, che ha aggiunto: "Mi ritiro con la coscienza a posto. Venendo alla pandemia, gli italiani hanno risposto bene e sopportano i sacrifici con dignità. (triestecafe.it)

Galli ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha elaborato le linee guida per le cure domiciliari dei pazienti Covid del ministero della Salute. (Adnkronos)

Ascoltato, amato e coccolato dai giornalisti per la sua schiettezza e la sua autorevolezza, l’infettivologo Massimo Galli va in pensione. Lo scienziato e docente universitario però promette di continuare a lottare in due interviste: “Non abbandono la trincea. (Il Fatto Quotidiano)