La seconda economia al mondo rinuncia a indicare il Pil 2020 - Economia

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La seconda economia al mondo si è contratta del 6,8% nel primo trimestre, per la prima volta da decenni, sotto i colpi del virus che ha avuto il suo primo focolaio nella città di Wuhan.

Lo sviluppo della Cina sta affrontando alcuni fattori imprevedibili”, ha detto il premier Li Keqiang aprendo l’annuale seduta parlamentare.

“Non abbiamo fissato un obiettivo specifico per la crescita economica per quest’anno principalmente perché la situazione epidemica globale e quella economico-commerciale sono molto incerte. (quoted business)

Ne parlano anche altre fonti

Il governo ha deciso di mettere in campo importanti strumenti di stimolo, il cui effetto però è ancora difficile da stimare. Pechino lavora a stretta sull'autonomia di Hong Kong. La Cina intende introdurre una nuova legge sulla sicurezza a Hong Kong che potrebbe abbattersi sulle libertà e autonomie dell'ex colonia britannica. (DiariodelWeb.it)

In questo contesto, non fissare obiettivi specifici per la crescita economica aiuterà la Cina a portare a termine i suoi obiettivi annuali. Il Rapporto annuale sul lavoro del governo cinese è un importante indicatore dello sviluppo economico e delle tendenze prese dalla politica. (Radio Cina Internazionale)

E gli esiti dei rischi e degli impatti legati alla Covid, compresa un'escalation delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, sono ancora molto incerti. La leadership cinese ha certamente a disposizione strumenti per sostenere e stimolare l'economia, più di quanto non facciano altri responsabili politici in tutto il mondo. (Monitorimmobiliare.it)

All’inizio di questa settimana, il Senato degli Stati Uniti ha adottato all’unanimità una proposta per eliminare le società cinesi dalle borse statunitensi se non soddisfano gli standard di rendicontazione finanziaria degli Stati Uniti. (DicoNews)

In base ai dati ufficiali la Cina lo scorso anno ha superato l'obiettivo prefissato, creando 13,52 milioni di nuovi posti di lavoro. Li ha inoltre affermato che la Cina intende mantenere l'inflazione al 3,5% nel 2020, al di sopra quindi dell'obiettivo dello scorso anno pari al 3% circa. (Italia Oggi)

Una norma che, di fatto, rafforzerebbe ulteriormente in controllo di Pechino su Hong Kong, riproponendo, quindi, nuove tensioni con Washington. Per la prima volta Pechino non fissa nessun target sul Pil. (Investire.biz)