Covid-19, uno studio dimostra l'efficacia della “cross protezione” da altri vaccini

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La “vaccinazione eterologa”. Molti vaccini producono un potenziamento immunitario generalizzato che può proteggere in modo incrociato i pazienti contro più agenti patogeni.

A confermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings National Academy of Sciences (Pnas), che rafforza decenni di prove sulle proprietà di cross protezione di molti vaccini contro più agenti patogeni.

I Paesi che hanno difficoltà a somministrare sufficienti vaccini anti Covid-19 – continua –potrebbero, con questa strategia, attenuare le ondate Covid, prevenendo anche altre malattie e l’insorgere di varianti”. (AboutPharma)

Se ne è parlato anche su altre testate

«La condizione di immunodepresso non rappresenta una controindicazione bensì una motivazione ulteriore alla vaccinazione perché la stessa è diretta a proteggere il paziente fragile. In questo ambito la vaccinazione annuale per l’influenza per il paziente e i familiari rimane una misura di prevenzione raccomandata (HealthDesk)

Alla luce del rischio individuale e dell’emergenza di varianti del virus – vedi Omicron – a elevata contagiosità, i pazienti pediatrici oncoematologici hanno dunque indicazione prioritaria alla vaccinazione contro SARS-CoV-2. (insalutenews)

Così i ministero della Salute su Twitter Milano, 13 gen. (LaPresse) – “Il richiamo o booster è efficace al 97,8% nell’evitare forme gravi di COVID19, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità. (LaPresse)

Quando fare la prima dose dopo la guarigione dal Covid. Chi ha contratto il Covid senza aver ricevuto neanche una dose di vaccino deve farselo somministrare entro un anno dalla guarigione. Quando fare il vaccino dopo aver avuto il Covid: quante dosi e dopo quanto tempo Chi è guarito dal Covid deve seguire delle regole ben precise per vaccinarsi, che variano a seconda del momento del contagio e della conclusione del ciclo primario. (Fanpage.it)

col/sat/red È quanto emerge dal documento di Consensus elaborato dal Gruppo di Lavoro Infezioni e Terapie di Supporto dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. (L'Ecodelsud.it)

Chiariamo questi dubbi e capiamo se ci sono rischi. Ecco perché non c’è l’indicazione di fare un tampone nasofaringeo prima di vaccinarsi: potremmo dire tutt’al più che si tratta di una vaccinazione inutile, ma non pericolosa”. (News – Roba da Donne)