Davigo e Storari: chiesto il processo per i casi Amara e Loggia Ungheria. L'accusa: rivelazione di segreti d'ufficio

Il Mattino INTERNO

Decide il gup di Brescia. Sarà un gup di Brescia, dopo la richiesta di rinvio a giudizio depositata stamani, a dover decidere se mandare a processo Davigo e Storari

Il procuratore di Brescia Francesco Prete e il pm Donato Greco hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio nella vicenda dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria.

Indagini chiuse, si va all'udienza preliminare per l'ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo e del pm di Milano Paolo Storari. (Il Mattino)

La notizia riportata su altri media

E lo avrebbe fatto al di fuori di una «procedura formale», mentre Storari avrebbe dovuto «investire organi istituzionali competenti a risolvere questioni attinenti alla gestione dell'indagine». Il procuratore di Brescia Francesco Prete e il pm Donato Greco hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio nella vicenda dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria (Il Messaggero)

(ITALPRESS) – “La riforma del Csm non è più rinviabile”. Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”. (Sardegna Reporter)

L’allora componente del Csm avrebbe svelato, poi, il contenuto di quelle carte ad alcune persone, tra cui colleghi del Csm. (Il Dubbio)

L’organo di governo autonomo, quale presidio costituzionale per la tutela dell’autonomia e indipendenza della Magistratura, è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa”. (LaPresse)

E’ indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell’appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore. Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”. (LaPresse)

Se dovessimo, però, utilizzare le frasi e i concetti dello stesso Davigo per commentare il suo rinvio a giudizio ci sarebbe poco da stare sereni. Una certa parte politica ha sempre utilizzato la giustizia per fare politica: la magistratura si è assuefatta talmente tanto a questi modi che è diventava più politica della politica. (Il Fatto Quotidiano)