Crisi dell'auto, Elkann chiede a Musk, Mercedes sceglie Volvo: le alleanze tra i big per evitare le multe Ue
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Bruxelles continua a escludere un congelamento delle sanzioni. Così i marchi europei si affidano alla pratica del "pooling" L’accordo per congelare le multe europee alle case automobilistiche sembra ancora lontano. E così, per evitare di incappare in sanzioni multimilionarie, i costruttori del Vecchio Continente hanno dato il via a un valzer di alleanze. Nel 2025, scattano le prime multe per le aziende del settore auto che non sono riuscite a ridurre le emissioni di anidride carbonica entro i limiti stabiliti da Bruxelles. (Open)
La notizia riportata su altri media
E infatti la casa di Musk, secondo gli analisti, potrebbe guadagnarci molto La casa guidata da Luca de Meo critica il sistema di pooling scelto da Stellantis, Toyota e altri per evitare le multe. (Milano Finanza)
Emissioni auto, le novità dell’Unione Europea impongono nuovi limiti di emissioni agli automobilisti. Come mai? (Tech CuE)
Tesla ha presentato alla Commissione europea una dichiarazione di intenti per la formazione di un 'pool', o raggruppamento di altri marchi costruttori, secondo l'articolo 6, paragrafo 5, previsto dal regolamento Ue 2019/631 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di Co2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi. (Il Messaggero - Motori)
Ed è qui che entra in gioco Tesla. Può davvero un solo uomo salvare i giganti dell’automobile dalle multe UE? L’industria sta affrontando una sfida cruciale: ridurre l’inquinamento per evitare sanzioni miliardarie. (Virgilio)
Il gruppo Stellantis e altri player dell’automotive hanno stretto un’alleanza che permetterà di acquistare crediti ecologici da Tesla, la società di Elon Musk, per far rientrare nei parametri il pool di produttori. (Termoli Online)
In tutto si parla di 15-16 miliardi di potenziali sanzioni. Sostanzialmente una lapidazione di massa, ordinata dai talebani del green, visto che da inizio anno il limite delle emissioni di anidride carbonica è fissato a 94 grammi per chilometro contro un settore che oggi si attesta in media a quota 120. (Nicola Porro)