«Il Rassemblement National vuole la stabilità, almeno fino allo scioglimento dell'Assemblea»
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Il Rassemblement National (Rn) vuole la «stabilità» governativa della Francia, almeno fino ad una eventuale dissoluzione dell'Assemblea Nazionale, possibile solo a partire dalla prossima estate: è quanto riferito dal vicepresidente del partito di estrema destra, Sébastien Chenu, lasciando intendere che il Rn non voterà per la mozione di sfiducia socialista volta a denunciare le parole del premier, François Bayrou, sull'«invasione» («submersion») migratoria della Francia. (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altri media
L’alleanza delle sinistre francesi è entrata in crisi dopo che il Partito socialista non ha votato la sfiducia al governo di François Bayrou durante l’approvazione della legge finanziaria questo mercoledì, al contrario degli altri partiti di sinistra, unendo i propri voti a quelli di Marine Le Pen, della destra “repubblicana” e del blocco macronista. (il manifesto)
Adottato in prima lettura dall'Assemblea grazie al sostegno dei socialisti e alla neutralità dei deputati del Raggruppamento Nazionale, il progetto di legge finanziaria (PLF) punta a una crescita dello 0,9% e a una riduzione del deficit pubblico al 5,4% del PIL, rispetto al 6,1% nel 2024. (entrevue.fr)
Il partito di Marine Le Pen non si è unito alla mozione di una parte della sinistra. Il premier centrista sopravvive quindi alla mozione di censura votata contro di lui dopo che aveva fatto ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione per approvare il bilancio dello Stato. (la Repubblica)
Nei prossimi giorni ci saranno altri due voti di sfiducia, sempre sulla finanziaria e sul welfare, ma per la parte “uscite”. (il manifesto)
Presentata da La France Insoumise e sostenuta da una parte della sinistra, questa mozione non ha ottenuto la maggioranza necessaria per far cadere il governo. (entrevue.fr)
Dopo aver attivato l'articolo 49.3 per far approvare senza votazione i bilanci dello Stato e della Previdenza sociale, François Bayrou si ritrova ora a dover fronteggiare due mozioni di censura presentate da La France Insoumise. (entrevue.fr)