Coronavirus: mentre il governo sforna moduli di autocertificazione ci sono famiglie italiane alla fame [VIDEO]

Meteo Web INTERNO

Si tratta di marito, moglie, due bambini e la mamma di lei, che percepisce una pensione minima.

La coppia si era recata in banca per riscuotere la pensione dell’anziana, ma il denaro non erano ancora arrivato.

Dopo settimane dall’inizio dell’emergenza e dall’avvio di misure per contenere la diffusione del Coronavirus, gli spostamenti necessari lasciano ancora dubbi e perplessità.

Il video, condiviso sui social, è diventato virale e lascia l’amaro in bocca:

“Uno dei tanti video di vita ordinaria, di persone normali, ormai allo stremo – scrive chi l’ha postato su Facebook -. (Meteo Web)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo potete scaricare e stampare qui: 2020_03_26Modulo per controllo 26 marzo 2020 Cuneo – Oggi, 26 marzo, è stato pubblicato un altro (il quarto negli ultimi 15 giorni) modulo per l’autocertificazione, necessario a tutti i cittadini che devono spostarsi sul territorio nazionale. (LaGuida.it)

CLICCA PER IL DECRETO LEGGE. Le attività didattiche al momento restano sospese sino al prossimo 3 aprile. Sono passati appena tre giorni dall’ultimo modulo di autocertificazione, ma con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la scorsa notte, di altre disposizioni, il testo per certificare gli spostamenti è stato nuovamente modificato. (La Tecnica della Scuola)

Come annunciato da Franco Gabrielli, capo della Polizia ed ex Capo della Protezione Civile, sono previste delle modifiche al foglio dell’autocertificazione, valido come lasciapassare in questo periodo di emergenza per la diffusione del Coronavirus. (TV Sette Benevento)

E’ on line su sito del Ministero dell’Interno il nuovo modulo per l’autocertificazione agli spostamenti. Il testo è stato modificato alla luce del decreto 19 pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e delle situazioni di incertezza emerse in questi giorni. (wesud)

Per approfondire leggi anche: Come stanno ... A fornirla è Hans Henri P. Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità, che cita l'Italia e lascia intendere che gli altri Paesi hanno ancora molto lavoro da fare. (Corriere di Rieti)

“Colpire i furbi ma aiutare le persone che hanno bisogno e che magari la non perfetta comprensione delle disposizioni rende in una condizione non corretta”. Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web. (Tuscia Web)