Smart working, arriva il diritto alla disconnessione

CorCom ECONOMIA

“Il lavoro- dichiara- deve essere sempre più agile è sempre più pronto al cambiamento con elevate competenze tecniche ma anche trasversali

Intanto si avvicina la deadline della procedura semplificata per il ricorso allo smart working, a fine aprile.

In questo quadro l’Osservatorio ha redatto un accordo interconfederale sul lavoro agile, di cui ha illustrato le caratteristiche durante il convegno. (CorCom)

Ne parlano anche altri media

Anche nel Bresciano migliaia di persone hanno cominciato a lavorare da casa e, sebbene non con le percentuali di questi ultimi mesi, sembra ormai un acclarato che il cosiddetto «smart working» sarà molto più utilizzato che in passato anche ad emergenza conclusa, come testimoniano i dati resi noti dal Centro studi di Confindustria Brescia, secondo cui il lavoro «agile» ha trovato casa nel 75% delle aziende bresciane durate il lockdown e quattro imprese su dieci continueranno ad utilizzarlo anche dopo la fine dell’emergenza. (Brescia Oggi)

leggi anche Smart working: diritto alla disconnessione per i genitori con figli in Dad. Smart working e diritto alla disconnessione: cosa chiede la Risoluzione UE. Di smart working e diritto alla disconnessione potremmo sentirne parlare a lungo specie dopo l’approvazione della Risoluzione da parte del Parlamento europeo a gennaio di cui abbiamo detto (Money.it)

La tecnologia è soltanto uno strumento: senza una nuova cultura organizzativa e del lavoro serve a poco e a nulla In un Paese in cui si confonde lo smart working con il vecchio telelavoro è fondamentale imboccare le strade virtuose del nuovo lavoro, altrimenti i benefici per lavoratrici e lavoratori e imprese tarderanno ad arrivare. (Il Sole 24 ORE)

Segno che l’azienda aveva già interesse a favorire la conciliazione dei tempi casa e ufficio prima dell’emergenza pandemica Hanno infatti la possibilità di ricorrere allo strumento dello smart working per tutti i giorni lavorativi, decidendo in giornata se recarsi in ufficio o lavorare da remoto. (Corriere della Sera)

Covid, lo stato di emergenza finirà il 30 aprile: lo smart working va verso la proroga. Senza la proroga, infatti, ogni impresa sarebbe costretta a convocare ogni singolo lavoratore in smart working per fargli firmare accordi individuali. (QuiFinanza)

Un approccio che, inoltre, non trascura la necessità di garantire la netta separazione tra vita privata e lavorativa e che, dunque, regola nell’accordo il “diritto alla disconnessione”, non definito sulla base di orari ma sulla base della responsabilità individuale. (CorCom)