Il piagnisteo di Sofri: "Con sporca decina è il fondo del barile"

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Pietrostefani, fra l'altro, avrebbe in previsione un intervento chirurgico da effettuare in un ospedale francese

Un desiderio da vecchio amico, e anche lui è vecchio, forse ce l'ha anche lui un desiderio simile".

E ancora: "La sporca decina che oggi fa i titoli di testa è il fondo del barile".

Lo sfogo. Col passare delle ore, tuttavia, è arrivata la reazione dell'ex leader di Lotta Continua, che ha deciso di affidare le proprie parole alle pagine de Il Foglio. (ilGiornale.it)

Su altri media

Giorgio Pietrostefani, l’ex leader di Lotta Continua fu condannato per l’uccisione del commissario Calabresi sulla base delle accuse di un unico pentito, Leonardo Marino, che partecipò all’omicidio. Figlio di Stanislao Pietrostefani, prefetto di Arezzo, negli anni ’60 aderì al movimento studentesco e poi fondò con Adriano Sofri il gruppo di sinistra extraparlamentare Lotta Continua, di cui fu responsabile in capo del servizio d’ordine. (Il Riformista)

La sporca decina che oggi fa i titoli di testa è il fondo del barile”, scrive il cofondatore di Lotta Continua. Adriano Sofri, alcune osservazioni. (Imola Oggi)

Ma per l'estradizione ci vorrà tempo.«Questo Stato mi deve delle scuse». Altri tre sono sfuggiti alla cattura. (La Verità)

Ha scontato solo una minima parte della pena (circa 2 anni) essendosi poi rifugiato in Francia protetto dalla dottrina Mitterrand. Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua; Narciso Manenti, dei Nuclei armati contro il potere territoriale. (AbruzzoLive.tv)

Quando, dopo quasi quarant'anni di latitanza, Cesare Battisti fu arrestato in Bolivia, chiesi a Giacomo Amadori di raccontare la dolce vita dei terroristi fuggiti all'estero. (La Verità)

Se è stato un Demone, nell’accezione del romanzo di Dostoevskji, lo ha fatto immerso in un cono d’ombra. In carcere c’era già stato (nel 1997 si era costituito dopo la prima sentenza definitiva) e non voleva tornarci. (LA NAZIONE)