Milano, danneggiamenti e scritte sulle vetrine durante manifestazione pro Pal

Milano, danneggiamenti e scritte sulle vetrine durante manifestazione pro Pal
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la Repubblica INTERNO

Durante il corteo nazionale per la Palestina in corso a Milano, alcuni manifestanti con il volto coperto da passamontagna neri, che marciavano dietro lo striscione degli antagonisti, hanno danneggiato il bancomat del Banco Desio e le vetrine del Carrefour di via Alserio. Scritte e danni anche ad altre vetrine, tra le quali Starbucks e Burger King. Scritte anche sulle vetrate di Regione Lombardia (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

All’uscita della Metropolitana della Stazione Centrale alle 14:30 il colpo d’occhio è già quello di una grande partecipazione. Partiamo certamente in più di 10.000, ma arriviamo in via Farini che il corteo è almeno raddoppiato, dopodiché la incredibile diaspora a causa di un‘incursione nel corteo di un drappello misto della Celere e dei Carabinieri. (Pressenza - International Press Agency)

La vicenda ha assunto contorni nazionali. La senatrice Biancofiore: "Bisogna lavorare affinché la campagna elettorale si focalizzi non sull’odio becero e profondo, che cela solo l’evidente inadeguatezza di altri". (il Dolomiti)

La prima parte della manifestazione si era svolta in modo pacifico con la partecipazione di famiglie, bambini, anziani. Poi sono cominciati gli episodi di vandalizzazione di banche e catene come Starbucks o Carrefour (Il Fatto Quotidiano)

In 15mila al corteo di Milano per la Palestina. Scontri con le forze dell’ordine, 7 manifestanti in questura

Cirielli: "La Procura contrasti odio, razzismo e violenza" Il viceministro salernitano ha espresso solidarietà a Giorgia Meloni (Ottopagine)

Al corteo nazionale per la Palestina in corso a Milano manifestanti con il volto coperto da passamontagna hanno danneggiato il bancomat del Banco Desio e le vetrine del Carrefour di via Alserio. (La Stampa)

La maggior parte degli attivisti, presenti al corteo in circa 10mila, ha proseguito il tragitto fino alla destinazione prevista all'Arco della pace, mentre qualche centinaio si è fermato sul luogo delle tensioni chiedendo di "liberare" le persone accompagnate in questura. (Tiscali Notizie)