Il segreto di Meloni che i giudici non vogliono capire

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C’è un passaggio cruciale che gli italici manettari da salotto, abituati come sono a lasciarsi sedurre dal melodioso tintinnio delle manette, non hanno ancora compreso a fondo: il 2025 non è il 1992. Per tutta una serie di ragioni. Primo: il mutato sentimento popolare nei confronti delle istituzioni. Trent’anni di Repubblica giudiziaria, contraddistinti da storture, abusi e continui sconfinamenti da parte dei pm, hanno infatti contribuito ad incrinare irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra cittadino e Magistratura. (Nicola Porro)
Su altri giornali
Nel passaggio tra l’informativa alla Camera e quella al Senato qualcosa, o più probabilmente qualcuno, suggerisce al ministro Nordio di abbassare i toni. A palazzo Madama il guardasigilli ripete il suo atto d’accusa contro la Corte penale internazionale. (il manifesto)
L'analisi di Cacciari sul caso Almasri e sul coinvolgimento del governo - Il video (Il Fatto Quotidiano)
Tra tutte le accuse mosse dal ministro della Giustizia Carlo Nordio nei confronti della Corte penale internazionale – una vera e propria contro-requisitoria per respingere i sospetti su di lui delle ultime settimane – ce n’è una che ha suscitato risa e dileggio in Aula. (Open)

Saranno infatti i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi a riferire in Parlamento sul caso Almasri, il capo della Polizia giudiziaria tripolina arrestato a Torino sul mandato della Corte penale internazionale e rispedito in Libia su un volo di Stato. (ilmessaggero.it)
– “Mi ha deluso l’atteggiamento di una certa parte della magistratura che si è permessa di sindacare l’operato del ministero senza aver letto le carte. Con questa parte della magistratura, se questo è il loro modo di intervenire in modo sciatto, questo rende il dialogo molto molto molto più difficile”. (Agenzia askanews)
Il ministro della Giustizia, ove ritenga ne ricorra la necessità, concorda la propria azione con altri ministri interessati, con altre istituzioni o con altri … (L'HuffPost)