Duplice omicidio di padre e figlio. Il Prefetto sul fermo del presunto killer: “Risposta Stato immediata”

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Sono parole del prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, che nel giorno del suo insediamento ha voluto subito esprimere compiacimento per “l’immediata, capillare ed efficace attività investigativa della Polizia di Stato e dei Carabinieri” che ha portato al fermo di una persona di Trinitapoli indiziata del duplice omicidio di Gerardo e Davide Pasquale Cirillo, padre e figlio di 58 e 27 anni, trovati senza vita lo scorso 31 luglio nelle campagne di Cerignola (FoggiaToday)

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Come riportato da Ansa, l’indagato avrebbe dichiarato di conoscere Gerardo Cirillo per questioni di lavoro. Il movente è ancora sconosciuto, anche se le indagini si starebbero svolgendo in particolare intorno a un prestito mai saldato di 13 mila euro (Open)

I due, in base a quanto emerso, sono stati uccisi con un colpo di pistola alla nuca Qui, nascosti tra i tubi in plastica utilizzati per irrigare i campi, è stato ritrovato il corpo del figlio e poi, a circa 100 metri, quello del padre. (Sky Tg24 )

I corpi appartengono a Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, rispettivamente padre e figlio. L’arresto è avvenuto oggi 3 agosto nel primo pomeriggio, dunque non si hanno ancora abbastanza informazioni sull’identità del presunto killer e su come si muoveranno gli inquirenti (Nanopress)

È indiziato di delitto, ovvero di avere ucciso Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, di 58 e 27 anni, padre e figlio. I cadaveri dei due cerignolani sono stati rinvenuti alcuni giorni fa in una zona di campagna (Noi Notizie)

È stato arrestato poco fa a Trinitapoli il presunto killer colpevole del duplice omicidio di padre e figlio i cui corpi sono stati ritrovati domenica scorsa nelle campagne di Cerignola.le Forze dell'Ordine, in un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, hanno fatto irruzione in una abitazione di via del Pozzo a Trinitapoli, portando via l'uomo che avrebbe freddato con un colpo d'arma alla testa Gerardo e Pasquale Davide Cirillo di 58 e 27 anni, buttando i loro corpi in campagna. (CerignolaViva)

Giuseppe Rendina avrebbe giustiziato le due vittime con un colpo di pistola alla nuca. I corpi sono stati poi avvolti in sacchi di plastica e nascosti sotto un cumulo di tubicini per l’irrigazione (Calabria 7)