Dazi, la rappresaglia selettiva dell’Europa: colpiti i prodotti degli Stati repubblicani

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ilmessaggero.it ESTERI

C’è un calcolo politico molto sottile dietro alla scelta dei prodotti americani sui quali l’Unione europea ha deciso di imporre dazi da 26 miliardi di euro. Ed è una scelta mirata che va a colpire nella maggior parte dei casi le esportazioni di prodotti provenienti da stati repubblicani: di certo una risposta alle tariffe del 25% sull’alluminio e l’acciaio che dovrebbero entrare in vigore ad aprile, secondo uno dei tanti annunci di Donald Trump (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

In un post su X, contestando "l'odiosa tariffa del 50% sul whisky" annunciata ieri da Bruxelles, il presidente Usa ha avvertito che "se non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti ne porranno a breve una del 200% su tutti i vini, gli champagne e i prodotti alcolici che arrivano dalla Francia e dagli altri Paesi dell'Ue. (Adnkronos)

Alta dipendenza dall’estero per prodotti in acciaio speciale indispensabili all’Oil&Gas: i costi saliranno, ennesimo ostacolo - tra i tanti - all’ulteriore forte sviluppo di produzione ed export che è tra gli obiettivi Washington (Il Sole 24 Ore premium)

La misura è stata annunciata in un post su Truth Social, come rappresaglia per le tariffe applicate dall'Europa sul whisky statunitense. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato l'applicazione di dazi del 200% su vino, champagne e altri alcolici di provenienza europea. (Italia Oggi)

Dazi Usa, l’allarme della Cna Agroalimentare: «L’intero comparto vitivinicolo italiano preoccupato» · LaC News24

Trump ha scelto il suo social Truth per ufficializzare la sua ritorsione contro i dazi dell’Unione imposti sul whisky prodotto negli Stati Uniti. Il presidente Usa ha minacciato l’Unione Europea, annunciando che introdurrà dazi al 200% su vini, champagne e alcolici provenienti “dalla Francia e da altri Paesi rappresentati dall’Ue”. (Virgilio Notizie)

La scelta dell’amministrazione Trump infatti danneggia il commercio globale e potrebbe colpire duramente il settore agricolo europeo, in particolare le nostre eccellenze agroalimentari e i nostri piccoli e medi produttori, già provati da crisi economiche e climatiche. (LA STAMPA Finanza)

Una misura che potrebbe avere un impatto significativo sulle esportazioni di vino italiano negli Stati Uniti, uno dei mercati di riferimento per il settore. Lo afferma Giovanni Celeste Benvenuto, titolare delle Cantine Benvenuto e portavoce regionale della Cna Agroalimentare, che sottolinea come la questione stia già incidendo sulle dinamiche di mercato. (LaC news24)