Giustizia, il Consiglio di Stato azzera il vertice della Cassazione: bocciate le nomine del presidente Curzio e della vice Cassano

La Repubblica INTERNO

Giustizia, il Consiglio di Stato azzera il vertice della Cassazione: bocciate le nomine del presidente Curzio e della vice Cassano di Liana Milella , Luca Serranò , Chiara Spagnolo. Pietro Curzio. Alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che si svolgerà il 21 gennaio, respinti i vertici scelti dal Csm nel 2020

(La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un nuovo terremoto sui vertici giudiziari italiani dopo la bocciatura della nomina di Michele Prestipino a procuratore di Roma. Nella sentenza sulla nomina di Curzio, il collegio della quinta sezione di palazzo Spada ha ritenuto “palese la (consistente) maggior esperienza del dott. (Il Fatto Quotidiano)

Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Il Sole 24 ORE)

A più di due anni di distanza, i giudici amministrativi non sono però stati dello stesso avviso di Mattarella, bocciando clamorosamente la nomina di Curzio a primo presidente della Corte di Cassazione. (Il Riformista)

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso sullo stato della giustizia italiana del primo presidente. Così Antonino Galletti, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, commenta la pronuncia del CdS sulla nomina del Primo Presidente e del Presidente Aggiunto della Suprema Corte (Italia Oggi)

Ora la parola passa di nuovo al Consiglio superiore della magistratura che ha diverse opzioni, compreso quello di riadottare gli stessi provvedimenti ma con diverse motivazioni. Insomma si sarebbe dato troppo valore anche al fatto che Cassano è stata Presidente della Corte di Appello di Firenze senza considerare che Spirito aveva una ben più lunga e specifica esperienza di alto magistrato 'dirigente' in Cassazione (Sky Tg24 )

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso pronunciato dal primo presidente della Suprema corte. Perché con la sentenza numero 268 del 2022 depositata oggi, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso la nomina dell’attuale primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, ora formalmente decaduto dalla carica. (Il Dubbio)