Aereo abbattuto in Iran, la buona sorte degli italiani partiti in scia al volo colpito

Il Gazzettino ESTERI

Lo spazio aereo è regolarmente aperto, a Teheran si respira un'aria tranquilla, sebbene la minaccia americana sia dietro l'angolo.

«Appena arrivato a Roma sono andato a dire una preghiera - confessa - Devo ammettere: non so se e quando riuscirò a riprendere un aereo».

«La cosa più penosa - racconta ancora Margelletti - è stato proprio capire la pena che stavano provando quelle persone.

Quel volo verso l'Italia non lo dimenticherà mai, e come lui tutti gli altri passeggeri. (Il Gazzettino)