Wolff e la difesa della tribù Mercedes

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Fin da quando ero ragazzino per me proteggere gli altri è sempre stata una priorità”

Nel manuale del buon team principal secondo Toto Wolff non può mancare l’osservazione del capitolo legato alla difesa di ogni membro della scuderia anche nel momento più difficile di una stagione.

Il numero uno del muretto Mercedes lo ha sottolineato nel corso di un’intervista concessa al quotidiano Frankfurter Allgemeine nella quale ha rievocato un episodio avvenuto nel convulso fine settimana di Baku nel 2017. (FormulaPassion.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Per farlo si starebbe “minacciando” il vertice della piramide, parlando anche del possibile stop di Lewis Hamilton. Va tra l’altro aggiunto che, secondo molteplici indiscrezioni, la Mercedes starebbe chiedendo la testa di Michael Masi e Nicholas Tombazis, ovvero il direttore di gara e il responsabile tecnico del Circus. (OA Sport)

Niente reliquie però, niente legami con i successi già ottenuti, perché lasciare che il passato contamini il presente è forse il rischio più grande in cui può cadere un team vincente come quello Mercedes, ecco perché - spiega Wolff nel corso di un’intervista rilasciata a Frankfurter Allgemeine - nella fabbrica della squadra sono stati tolti i premi dalle bacheche: “I trofei sono pericolosi, sono reliquie del passato, non contano nulla nel presente e non ci si dovrebbe mai beare dei successi ottenuti in precedenza" (MOW)

Il 2021 ha visto Max Verstappen e Lewis Hamilton sfidarsi in pista fino all’ultimo giro dell’ultimo gran premio, i loro dirigenti, Christian Horner e Toto Wolff, hanno fatto altrettanto servendosi di cuffie e microfoni al posto di acceleratore e freno. (FormulaPassion.it)

F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977. Foto: Mercedes AMG F1 Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 dopo il trionfo nel GP di Jeddah. (FUNOANALISITECNICA)

Per Wolff la psicologia è un sostegno, ma è anche la chiave del successo:. Intervista della Faz al boss Mercedes: “Io ho perso mio padre da piccolo, Lewis ha subito il razzismo da sempre. (IlNapolista)

Michael Masi, racing director della F1. A Brackley non hanno ancora smaltito rabbia e frustrazioni. Spulciando sul sito della FIA, nell’organigramma aggiornato a seguito dell’elezione di Mohammed Bin Sulayem, sono spariti due nomi illustri: quello Michael Masi e quello di Nicholas Tombazis. (FUNOANALISITECNICA)