Cartelle esattoriali verso la cancellazione dopo 5 anni

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Nel dettaglio, risultano ancora da saldare 160 milioni di cartelle esattoriali, di cui l’80% fa riferimento al periodo 2000-2015.

“È chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha funzionato – ha detto di recente il presidente del consiglio, Mario Draghi, giustificando il condono inserito nel decreto Sostegni – Uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere ha bisogno di cambiare qualcosa”. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altri giornali

Fisco, l'ultima rapina: Imu, dovrà pagare anche chi non ha più una casa, ecco chi viene stangato. CREDITI INESIGIBILI. Molto, secondo Ruffini, è dovuto ad una normativa inadeguata. La mole mostruosa di crediti che l'Agenzia delle entrate-Riscossione non è riuscita a recuperare si è accumulata nel corso degli ultimi venti anni. (LiberoQuotidiano.it)

Si tratta delle ipotesi che girano sulle scrivanie di chi lavora alla riforma del Fisco e alla riforma della Riscossione. Restringere a cinque anni la prescrizione dei crediti iscritti a ruolo accorciando così i tempi della riscossione per renderla più efficiente. (Il Caudino)

L'Ires ha evidenziato un gettito pari a 1.439 milioni di euro (+ 206 milioni di euro, +16,7 %). mentre l'imposta di bollo (+13 milioni di euro, +0,5%), e l'imposta di registro hanno evidenziato una crescita di gettito (+375 milioni di euro, +30,8%) (IL GIORNO)

Sul fronte delle entrate tributarie intanto il ministero di Via XX Settembre rende noto che nel periodo gennaio-aprile 2021, le entrate ammontano a 133.8 miliardi, segnando un balzo di 10,08 miliardi (+ 8,2%) rispetto allo stesso periodo del 2020 Il funzionamento però è piuttosto semplice, le cartelle esattoriali che entro cinque anni non verranno riscosse potrebbero essere direttamente cancellate, o, in alternativa, restituite dall’agente di riscossione al titolare. (Corriere della Sera)

Cartelle cancellate dopo 5 anni, stralcio per tutti: in cantiere la riforma della riscossione. È pari a circa mille miliardi il conto dei debiti non riscossi relativi al periodo dal 2000 al 2020, e solo una minima parte di questi rientrerà nello stralcio automatico previsto dal decreto Sostegni. (Money.it)

E’ l’ipotesi a cui lavora il governo per la riforma della riscossione che punterebbe ad accorciare i tempi di incasso e avere un sistema più efficiente. – Ridurre a cinque anni la prescrizione dei crediti iscritti a ruolo. (Livesicilia.it)