Sciopero generale, 500mila in piazza, Salvini minimizza

Sciopero generale, 500mila in piazza, Salvini minimizza
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INTERNO

Il 29 novembre, in 43 piazze italiane, si è svolto uno sciopero generale che ha visto la partecipazione di circa 500mila persone, secondo i sindacati Cgil e Uil. L'adesione, stimata oltre il 70%, ha coinvolto lavoratori di vari settori, con una presenza significativa nei comparti moda e metalmeccanica, in particolare nel segmento automobilistico. In Veneto, più di 20mila lavoratori sono scesi in piazza, con punte di partecipazione tra il 90% e il 100% in aziende in crisi.

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha minimizzato l'importanza dello sciopero, affermando che "i sindacati possono decidere che è domenica. È venerdì, non è domenica". Questa dichiarazione ha suscitato reazioni contrastanti, evidenziando la tensione tra il governo e i sindacati.

Savino Pezzotta, ex segretario generale della Cisl, ha criticato l'attuale leader del sindacato, Luigi Sbarra, per non essersi unito alla protesta. Pezzotta ha definito un errore la decisione di Sbarra di dissociarsi da Cgil e Uil, sottolineando che mai nella storia la Cisl ha sostenuto governi di destra.

Un particolare inedito di questo sciopero è stata la partecipazione degli addetti in servizio al polo Amazon rodigino, segno di una crescente mobilitazione anche in settori tradizionalmente meno coinvolti nelle proteste sindacali.