Il successo della Corea del Sud nel controllo di Covid-19 ha un costo

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L’importanza di testare. La parte più evidente della strategia sudcoreana è abbastanza semplice: testare, testare e testare.

L’intenso controllo della popolazione limita la privacy dei sudcoreani, ma è stata una parte cruciale del successo della Corea del Sud nella lotta al diffondersi del nuovo coronavirus.

Nel 2014, le città della Corea del Sud avevano più di 8 milioni di telecamere a circuito chiuso – o una telecamera per 6,3 persone. (FocusTECH)

Ne parlano anche altri giornali

Spesso contrapposto alle dure restrizioni del “modello cinese” – che ha ispirato persino società democratiche come Italia e Filippine – il "modello Corea" sta offrendo risultati positivi in poco tempo. (AsiaNews)

Ne parliamo con Massimo Introvigne, direttore del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni), uno dei principali esperti di religiosità alternativa (nella foto sotto). Un importantissimo focolaio di espansione del virus parte proprio dai suoi fedeli. (Corriere del Ticino)

Il paese confinante con l'Italia, come da comunicazione, ha dichiarato che all'interno dei 26 cantoni sono presenti 9,117 (+322) infetti e 131 ricoverati. Ad oggi i morti sono 122 (+2 nella giornata odierna). (Milan News)

La percentuale di individuazione virale più vicina alla Corea del Sud si registra nel Baharain (4.910 test su 1 milione). A differenza dell’Italia o della Cina, in Sud Corea non è stato registrato nessun caso di contagio tra il personale sanitario. (L'Indro)

E allora, cedere i nostri dati personali allo Stato ci aiuterebbe a tornare prima alle nostre vite? Chi banalmente possiede uno smartphone di queste aziende consente a queste ultime di aver accesso a diverse informazioni: dati personali, numeri di telefono e la propria posizione. (Il Messaggero)