IL MAL DI SCHIENA NON È UN FASTIDIO
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Ma una vera e propria malattia debilitante. Anche se nel 2050 – secondo uno studio pubblicato recentemente dalla rivista The Lancet – il mal di schiena supererà l’Alzheimer nella classifica delle patologie invalidanti, questo è ancora uno dei disturbi più trascurati del mondo. In Italia, il dolore costringe a casa una persona su tre all’anno, in termini di assenza dal lavoro, con un grande impatto sociale e personale. (L'Opinione delle Libertà)
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Il mal di schiena diventerà quindi una delle cause invalidanti più importanti e diffuse tra la popolazione mondiale. A rivelarlo è uno studio di forecasting condotto su 204 paesi e pubblicato su Lancet (Vol. (Milano Finanza)
Per questo la Federazione Nazionale ordini Fisioterapisti (Fnofi), in occasione oggi della Giornata Mondiale della Fisioterapia, lancia la campagna di comunicazione sul mal di schiena ‘Il movimento che non si ferma’. (Quotidiano online)
Il presidente dei neroarancio è Matteo Depperu, mentre l’allenatore è il brasiliano Eurico de Souza, al quarto anno … Sassari. (SARdies.it)
È il colore simbolo della Giornata Mondiale della Fisioterapia, che si celebra l’8 settembre di ogni anno. Per l’occasione, l’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani, insieme con la sezione territoriale dell’Aifi, Associazione Italiana di Fisioterapia, organizzano domenica 8 settembre dalle 19, un evento speciale in piazza Verdi a Palermo, durante il quale la facciata del Teatro Massimo sarà illuminata di blu. (Giornale di Sicilia)
“Avete un ruolo importante nell’integrazione con i servizi sociali, collaborando con altri gli professionisti - medici, infermieri e assistenti sociali - per garantire un percorso riabilitativo completo e personalizzato” ha detto l’assessore Tonina, facendo eco alle parole della presidente Libardi, che aveva parlato proprio della “convinta collaborazione quale risposta più concreta ai bisogni di salute dei cittadini”. (Ufficio Stampa)
Una ricerca appena pubblicata su Lancet mette in luce quanto grossi siano i numeri: se nel 2022 questa problematica era in ottava posizione mondiale tra quelle più invalidanti, entro il 2050 supererà addirittura gravi patologie come il morbo di Alzheimer balzando in settimana posizione. (il Giornale)